Il momento è propizio. Non ci sono ostacoli che la politica può opporre a decisioni che avrebbe potuto e dovuto assumere in tempi “normali”. Facciamo riferimento alla macchina comunale o burocrazia. Oggi, con la nomina del Commissario Prefettizio, ci sono tutte le condizioni per iniziare ad affrontare questioni legate all’organizzazione e al comportamento dei dipendenti.
Il momento è propizio perché la politica o un certo tipo di politica è fuori gioco. Eboli, come qualunque altro comune, non è esente dall’occupazione fisica del Comune da parte del Sindaco, dell’Assessore, del Consigliere comunale o addirittura da parte di qualche figura, meglio figuro, esterna.
La politicizzazione della burocrazia, macchina comunale, è il principale male da eliminare. Essa ha comportato atteggiamenti parziali, favoritismi, clientelismi e anche corruzione. Dappertutto. Non scopriamo l’acqua calda.
Ci rivolgiamo alle RSU del Comune di Eboli, sempre attive nella difesa e nella tutela dei dipendenti. Anche in questo, Eboli ha rappresentato un baluardo importante e un riferimento per le battaglie sindacali riguardanti gli enti locali.
Perché non farsi carico della elaborazione e della proposta di un Codice Etico dei dipendenti?
Per perseguire un modello di organizzazione e di comportamento improntato al rispetto dei principi di lealtà, imparzialità, integrità, riservatezza e corretto adempimento dei doveri, nonché di prevenzione contro ogni forma di corruzione. Un Codice che definisca i criteri e le modalità che i dipendenti del Comune di Eboli devono rispettare nelle loro attività, conformemente alla posizione di indipendenza riconosciuta al Comune e ai compiti di garanzia ad esso affidati.
Non è una novità. Lo proponemmo già 10 anni fa. Sia ben chiaro che riproporlo oggi non ha alcun significato particolare o legame coi fatti di cui tutti sono a conoscenza.
E’ un atto di civiltà, democrazia, tutela e rispetto dei dipendenti del Comune di Eboli.
Parimenti, le RSU potrebbero proporre al Commissario di far predisporre analogo Codice Etico degli amministratori (Sindaco, Assessori, Consiglieri Comunali) del Comune di Eboli, che li vincoli a conformare la loro condotta ai doveri istituzionali di servire la Comunità con diligenza, rettitudine e trasparenza, nel rispetto dei principi del buon andamento ed imparzialità dell’Amministrazione e a svolgere il loro mandato evitando situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine della nostra città.
Sarebbe un ottimo inizio e una risposta degna della migliore tradizione democratica e trasparente della nostra città, per troppo tempo dimenticata e maltratta.