La macchina del fango
È veramente difficile commentare le accuse infamanti che vengono rivolte alla mia persona e al Centro che presiedo.
Vengono riportati, come verità assolute, fatti non veri, manipolati e destituiti da ogni fondamento, allo scopo di insinuare la sussistenza di motivazioni altre per scelte esclusivamente gestionali e dettate da contingenze economiche.
Per farlo, si utilizza, prima, lo strumento dell’interrogazione consiliare, che, a mia memoria, consiste in una domanda formulata per iscritto al Sindaco e al Presidente del Consiglio relativa a materie di competenza del Comune, per porre interrogativi su questioni rispetto alle quali il Comune non ha competenze.
Si costruiscono, poi, comunicati stampa tendenziosi sulla base delle posizioni di una sola delle parti – tra l’altro neanche in causa tra loro – e si omettono le risposte fornite dall’altra, che di certo non divulgherò qui, perché sono convinto che le controversie non si definiscono sui social ma presso le sedi opportune.
Si costruisce, in sintesi, una macchina del fango, che mi era stata persino preannunciata se non avessi rivisto le scelte gestionali ed occupazionali dell’ Azienda, attraverso un processo mediatico, senza possibilità di contraddittorio, che mi diffama.
Per queste ragioni, per tutelare la mia onorabilità, mi sono visto costretto a dare mandato ai miei legali di sporgere formale denuncia-querela contro tutti gli autori di queste condotte.
