Il capogruppo di Fratelli di Italia interviene a seguito della pubblicazione dell’ordinanza n. 313 del 19 dicembre 2022.
Un provvedimento che, a soli cinque giorni dalla vigilia di Natale, rappresenta un pugno in faccia ai commercianti che attendevano questo momento dopo anni di sacrifici.
Ebbene, chiudere “bar ed esercizi simili” dalle 20.00 del 24 dicembre fino alle 5.00 del giorno di Natale, senza dimenticare omologa chiusura dalle ore 20.00 del 31 dicembre fino alle 5 di Capodanno ed vietare “l’asporto di bevande in bottiglia e bicchieri di vetro da parte di bar e esercizi simili dalle 11.00 fino alle 5.00” degli stessi giorni, sono una ulteriore conferma del totale fallimento politico e amministrativo in termini di sicurezza pubblica.
Il perché va letto nella motivazione a fondamento dell’ordinanza: “ Dato atto che le festività natalizie possono determinare, come è avvenuto in passato, situazioni di PERICOLO per la pubblica e privata incolumità dovute ad assembramenti e risse per consumo eccessivo di bevande alcoliche”.
Avete capito bene!
In pratica per qualche ubriaco “del passato” a pagare saranno i commercianti in primis, costretti a chiudere battenti senza la possibilità di ricevere ristori dal Comune, e i nostri giovani che in quei giorni saranno costretti a recarsi presso “bar ed esercizi simili” dei comuni limitrofi per brindare all’arrivo del Natale e/o Capodanno.
Una Eboli mortificata e priva di iniziative di livello, in questo momento non meritava una ulteriore batosta in termini di immagine: per mesi hanno sbandierato tavoli tecnici con il Prefetto e dato annunci roboanti sulla sicurezza e ora affermano che le festività natalizie portano ad assembramenti e risse!
Un chiaro paradosso che non deve stupire gli ebolitani, visto che già l’anno scorso è stata presa iniziativa simile non senza polemiche.
Ma dopo un anno, i tavoli con “Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno”, i proclami e il ripristino di alcune telecamere, la situazione non sembra sotto controllo e questo provvedimento è la conferma.
Proponiamo al Sindaco di annullare in autotutela l’ordinanza oppure, se convinto di questa scelta, prevedere ristori per tutti i commercianti evidentemente danneggiati da una scelta poco comprensibile.
Ai giovani concittadini lanciamo un appello: restate ad Eboli, nonostante tutto.”