CRISI POLITICA AD EBOLI: IL PCI CHIEDE LE DIMISSIONI DEL SINDACO
Eboli Politica

CRISI POLITICA AD EBOLI: IL PCI CHIEDE LE DIMISSIONI DEL SINDACO

«A partire da quel 9 ottobre , scegliemmo di non intervenire sulla vicenda che ha scosso violentemente e irrimediabilmente la nostra città e decidemmo di capire e di attendere.

  • C’era e c’è aspetto umano. Comprendemmo e comprendiamo il dramma dell’uomo, della sua famiglia che ha visto sconvolto il suo quotidiano.
  • C’era e c’è un aspetto giudiziario. Esprimere fiducia nella giustizia era ed è un esercizio naturale per chi, come noi, ha fiducia nelle istituzioni e crede nel loro operato.
  • C’era e c’è un aspetto politico. Oggi più che mai.

Eboli deve tornare il prima possibile alla normalità, con un ritrovato e nuovo coraggio e nuovi obiettivi

Tornare alla normalità significa far ricorso immediatamente alle regole democratiche e ai principi democratici ossia un ritorno alla politica che dia risposte concrete.

E’ inutile sorridere, dire “l’avevo detto” o “l’abbiamo sempre saputo”. Non ci sono vinti e vincitori. Chi lo pensa non si rende conto della gravità della situazione complessiva della nostra città. Eboli è chiamata alla prova più dura ma deve rialzarsi.

Le motivazioni delle dimissioni del Consigliere Comunale Lucilla Polito devono diventare le motivazioni di ogni ebolitano. Nessuno deve sentirsi escluso e ognuno deve giocare la sua parte. Innanzi tutto Massimo Cariello e la sua maggioranza. Le dimissioni non devono essere vissute come una ammissione di colpa o una resa o una via d’uscita da una situazione ingestibile bensì la consapevolezza che un cambiamento è necessario ed urgente per il ritorno alla normalità.

Pensare di andare avanti in queste condizioni è un atto che arrecherà sicuramente danni gravissimi all’intera città. Se non lo si comprende vorrà dire che il rancore, la rabbia, il menefreghismo avranno trionfato. Noi del PCI continuiamo a credere che un futuro diverso sia possibile soltanto se riusciamo a comprendere le dimensioni dei problemi che siamo chiamati ad affrontare. – conclude la nota del PCI – Il cambiamento che auspichiamo è una città sana e giusta, con un’amministrazione efficiente e coraggiosa.  Coraggio da subito».