DOCUMENTO PROGRAMMATICO ELEZIONI COMUNALI 2020 MDP-LEU
Eboli Politica

DOCUMENTO PROGRAMMATICO ELEZIONI COMUNALI 2020 MDP-LEU

 

Il Capogruppo Consiliare MDP-LEU Antonio Conte dichiara: ” dopo le criticità della nostra Città che abbiamo pubblicato e diffuso qualche giorno fa, abbiamo elaborato una proposta programmatica che discuteremo con i Cittadini venerdì 24 gennaio alle ore 18.00 presso la Sala Convegni dell’ HOTEL GRAZIA.

E’ una nostra elaborazione per aprire un confronto concreto e produttivo con altre forze politiche con le associazioni e con i cittadini in vista delle elezioni comunali.

Naturalmente siamo pronti a qualunque integrazione o suggerimento affinché si possa trovare la giusta sintesi per un’ alleanza, la più ampia possibile, per battere l’attuale Sindaco e la sua maggioranza privi di idee e programmi per la nostra Città.

Bisogna cambiare, mettendo in campo una nuova classe dirigente, con un programma credibile e realizzabile al fine di rilanciare Eboli e il nostro territorio in una dimensione moderna, riprendendo il ruolo di Comune capofila della Valle del Sele sul piano economico, sociale, politico e culturale”.

PROPOSTE PER FAR TORNARE CRISTO A  EBOLI- PASSIONE PROGRAMMI INVESTIMENTI LAVORO

 

 

  1. Adottare un Piano Urbanistico, ispirato al principio dello Zoning, forma primaria di biopolitica, per unire la Città dentro “le porte” con i suoi quartieri e il suo territorio, che preveda un rapporto di interscambio e di comunità con i Paesi confinanti (patto di partenariato e di vicinato), e abbia come finalità non di costruire case ma l’ambiente dell’uomo, di sviluppare l’agricoltura non di consumare suolo. L’obiettivo è la  realizzazione della Smart City.
  2. Promuovere l’adozione di un Piano Territoriale di Area (PTA) per la realizzazione della “Città del Sele”, un modello di città vivibile ed economica, in cui il verde produttivo e la difesa della salubrità siano la base per ridare futuro e peso politico a una realtà che ha grandi potenzialità,  come articolazione tra Litorale Marino, Pianura e Linea Collinare (parco regionale), da inquadrare in una “Città diffusa”  definendone limiti, funzioni, modalità gestionali con un concorso internazionale di idee, affidandone la gestione a un’agenzia di sviluppo.

A tal fine, per promuovere il futuro valorizzando la memoria, potrebbe  prevedersi la istituzione di un “Senato del Sele”, costituito da Sindaci ed ex Sindaci.

  1. Adottare il Piano del Paesaggio, il Piano dei Colori e la Carta dell’Ambiente con un regolamento da far valere in tutti gli interventi pubblici e privati che interessano stabilmente il territorio comunale e da estendere con un protocollo d’intesa a tutta la Valle del Sele.
  2. Valorizzare il Fiume Sele, un bonus della natura, che merita il riconoscimento e la tutela di Patrimonio dell’Umanità, per farne la base di un turismo ecologico, gastronomico, sportivo, culturale, connesso con quelle delle tante grotte (come Castelcivita, Pertosa), che lo attraversano e sovrastano. Uno strumento potrebbe essere il Contratto di Fiume, ripensato come volano di sviluppo in sinergia con gli altri corsi d’acqua che dalle montagne defluiscono verso il mare.
  3. Riproporre, come base per la ristrutturazione del trasporto pubblico locale con baricentro la Valle del Sele (la metropolitana estesa a tutta la Piana, la linea Eboli, Contursi, Calitri), un ripensamento dello Scalo Ferroviario Battipaglia – San Nicola Varco – Eboli come primo terminale dell’Alta Velocità, com’era previsto nel progetto originario (1990)
  4. Ampliare e ristrutturare la zona industriale in continuità con quella contigua di Battipaglia, organizzandone la gestione sulla base dei concreti programmi insediativi, prevedendo l’estensione dei benefici finanziari e fiscali (Zes) a tutta l’area.
  5. Rilanciare il ruolo dell’Ospedale Civile promuovendo “Gli Ospedali Riuniti della Valle del Sele”, in cui siano previste strutture operative di eccellenza insieme a quelle di cura, avviando un rapporto nuovo con i medici di base, rafforzandone e valorizzandone il ruolo.
  6. Creare con i Comuni e gli operatori della Valle del Sele un marchio d’area, assumendo come riferimento la dieta mediterranea, la florovivaistica  e le tre eccellenze produttive locali (mozzarella, quarta gamma, vini pregiati) da affidare a un manager di marketing.
  7. Istituire un “Fondo Autogestito” tra i 50 maggiori agricoltori della Valle del Sele, per la gestione, da affidare a loro stessi, del “Fondo Improsta” di proprietà regionale da integrare con il “Polo Agroalimentare di San Nicola Varco”, riprendendo, per la sua realizzazione, il progetto di costruzione e gestione, finanziato dalla Regione da oltre 10 anni.
  8. Istituire il “SAD” Piana del Sele per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nei limiti delle proprie esigenze, con piccoli impianti tecnologicamente avanzati, con la messa in sicurezza e delocalizzazione degli impianti e dei siti attuali che stanno trasformando la Valle del Sele in un mondezzaio.
  9. Adottare un piano di risanamento finanziario, ripulendo il bilancio e le poste improprie che nascondono  ammanchi di entrate o false uscite, coinvolgendo anche le società e le associazioni in cui il Comune è socio.
  10. Istituire la “Conferenza Permanente dei Dirigenti Scolatici” per programmare un nuovo rapporto tra scuola e lavoro, studi e cultura, ponendo al centro l’oggi e il domani della popolazione scolastica che interessa oltre 7500 ragazzi, di cui oltre 5000 ebolitani, ovvero il cuore del futuro.
  11. Promuovere un’iniziativa “Resto a Eboli” per contrastare un fenomeno che vede emigrare i migliori, i più scolarizzati o i più fortunati, con un allontanamento dalla vita sociale e politica anche dei loro genitori.
  12. Formare, con i contributi previsti dalle leggi regionali e nazionali, un Presidio di Polizia Urbana, un gruppo permanente di “Custodi della Cittadinanza”, due per quartiere, per la vigilanza civile e sull’’ambiente, con rapporti quotidiani alle autorità competenti.
  13. Partecipare al “Piano di Povertà” nazionale, che andrà in vigore nel 2020, con progetti che siano integrativi dei programmi del Piano Sociale di Zona, che va gestito da imprenditori, non da “prenditori”.
  14. Riconvertire la ex Pezzullo in un polo direzionale con un progetto di finanza pubblico – privato. In cui possono trovare spazio uffici giudiziari e finanziari.
  15. Destinare la ex Mellone a finalità sociali, come il “Museo Internazionale Vittime del Terrorismo” proposto da tutte le associazioni internazionali, un luogo della memoria che diventerebbe volano di un turismo planetario.
  16. Realizzare nell’area del Foro Boario una piscina comunale attrezzata per le competizioni sportive, collegata nella gestione al Palazzetto dello Sport (Polo dello Sport) che va sottratto a una gestione parassitaria che vede estranea la città.
  17. Promuovere la costituzione di un polo museale della Valle del Sele (Paestum, Buccino, Pontecagnano), sottraendo all’isolamento il Museo Comunale, per il quale va prevista una procedura di animazione permanente coinvolgendo le scuole e le associazioni culturali riconosciute.
  18. Progettare un piano di lavori pubblici finalizzato all’arredo urbano e al recupero dei quartieri di cui si compone la Città, con progetti singoli affidati a tecnici diversi di Eboli, coordinati dal progettista del Prg.
  19. Pedonalizzare il centro storico dotandolo di scale mobili e parcheggi di servizio per i residenti.
  20. Rafforzare le due grandi arterie provinciali che collegano Eboli al Mare, promuovendone il trasferimento all’Anas, con la quale va aperta una trattativa che riguardi la ristrutturazione e l’ampliamento della SS.18 e della SS 19, e un nuovo Svincolo Autostradale.
  21. Rilanciare la vertenza per la riacquisizione dei terreni donati a suo tempo al Collegio dei Cinesi e ora in possesso dell’Istituto Universitario Orientale.
  22. Promuovere, con il contributo della Regione, corsi di formazione del personale necessario alla realizzazione e alla gestione delle opere pubbliche di cui si prevede l’appalto nel triennio, prevedendone l’utilizzo nei capitoli di appalto, in modo da dare risposte immediate per l’occupazione.
  23. Piano di riassetto del trasporto comunale per garantire la mobilità interna, collegare le periferie al Centro Urbano anche per evitare il loro deflusso verso altri Comuni.

Sono riflessioni, da approfondire e integrare, che richiedono quattro preventive scelte di fondo:

  1. Riforma del Regolamento Comunale per rafforzare, in maniera vincolante, la trasparenza, l’imparzialità e l’efficienza dell’azione amministrativa.
  2. Riforma dell’apparato amministrativo e di governo della Città  in tutte le sue diramazioni: adeguamento dell’organico ai parametri medi nazionali (da 6 a 8 dipendenti per ogni mille abitanti)anche per un sostanziale potenziamento del corpo della Polizia Municipale prevedendo il distaccamento nei quartieri periferici più popolosi; organizzazione  delle funzioni di istituto in dipartimenti con autonomia operativa e finanziaria, con a capo un funzionario manager;  valorizzazione del ruolo del Consiglio Comunale e delle Commissioni; obbligatorietà di una relazione trimestrale del Sindaco  al Consiglio Comunale  e alla Città sull’attività svolta.
  3. Scelta di una nuova Classe Dirigente, preparata, dedita e autonoma, che abbia come obiettivi il risanamento delle criticità della Città e un programma di rilancio a medio termine, partendo dal presupposto che per ricoprire la carica di Sindaco non basta essere votati, occorrono capacità di guida, competenza e probità.
  4. Introduzione di una forma di democrazia deliberativa popolare: costituzione di una Giuria di venti/trenta cittadini, scelti a sorteggio per fasce di età, genere e ubicazione abitativa, che può deliberare su un tema di pubblico interesse, come il bilancio, la sicurezza e la trasparenza degli atti amministrativi, o un tema specifico, come il verde pubblico e l’ambiente, e si pronunzia entro 10 giorni dal ricevimento dei documenti relativi all’oggetto, che il Sindaco è obbligato a trasmettere. È un presidio di democrazia popolare che si affianca a quella elettiva, della quale è stimolo e controllo permanente, anche per evitare che le elezioni restino solo una formalità.

 

Queste proposte sono state elaborate non in astratto ma tenendo conto delle possibilità di finanziamenti Regionali, Nazionali ed Europei, il che presuppone una guida amministrativa che doti il Comune di progetti di qualità e li promuova con forza, tempestività e dignità.