“E rimpasto della giunta comunale sia! ” L’affondo del PCI ebolitano
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“E rimpasto della giunta comunale sia! ” L’affondo del PCI ebolitano

Epilogo scontato. Non poteva finire diversamente.
Liste elettorali messe insieme per vincere, senza alcun collante programmatico e culturale e composte da “avversari quasi nemici” fino a pochi mesi prima.


Giunta comunale nata, dopo la vittoria ottenuta con il 24% dei voti, quindi, minoranza in città, dopo diverse traversie con una squilibrata distribuzione delle deleghe: Lavori Pubblici e Urbanistica da un lato e Sviluppo economico e Patrimonio dall’altro. Tutte nelle mani dei fidati.
Presidente del Consiglio Comunale eletto costringendo i consiglieri ad una estenuante maratona.
E’ apparso immediatamente evidente che, senza alcuna visione di città e la concentrazione solo sulla ricerca del potere e sulla sua spartizione, la città passasse in secondo piano.
Con questi precedenti e obiettivi era solo questione di tempo e gli equilibri sarebbero saltati.
E ora? Eboli Domani, nome che sembra quasi una presa in giro, otterrà qualche poltrona, e così avanti fino al prossimo ricatto, politico o no.
Ormai la strada è tracciata: basta che 3 o 4 consiglieri si mettano d’accordo e minaccino di “bloccare le attività istituzionali” e si tornerà punto e a capo.
Deboli. Debole il Sindaco, debole la giunta e debole il consiglio comunale. Inerme la nostra città.
Hanno già fallito, dopo neanche un anno e mezzo.
Ci auguriamo, ma non ci speriamo, che, con un sussulto di orgoglio e dignità, decidano di abbandonare e di ritirarsi a vita privata.
Questa maledizione, costituita da una classe politica improvvisata e pressapochista, che sembra attanagliare Eboli non può e non deve durare in eterno.