Articolo pubblicato nell’edizione odierna de Le cronache del salernitano “a firma di Giuseppe Sanfilippo.
Eboli– Sarà l’anomala stagione calda, oppure le erbacce che brulicano in molti angoli della città, i rifiuti incivilmente abbandonati, ma la proliferazione di certi organismi animali a Eboli, in questo periodo, sembra aver raggiunto situazioni considerevoli. La città pare un paradiso naturale per topi e parassiti di ogni genere. Le zanzare fortemente diffuse in questi nostri territori, oltre a causare allergie e disturbi del sonno, offrono ormai un pericolo nuovo per la nostra salute e i recenti casi di diffusione di certe gravi malattie sono una spiacevole riprova. Il numero crescente di queste infezioni, come recentemente constatato, ha ribadito l’importanza di affrontare questa problematica e la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica, in particolare nelle aree in cui la trasmissione è una novità. E’ forte la preoccupazione della gente, che per questo stato di cose chiedono alle autorità di disporre una derattizzazione e una disinfettazione, soprattutto in alcune zone della città ove i valloni Tufara, Tiranna e Telegro, con i loro emergenti arbusti e sterpaglie, offrono l’habitat naturale per certi indesiderati animali. “Anni fa era una consuetudine programmare giornate di disinfettazione del nostro territorio, vedo però con dispiacere che questa cosa da anni non è più una priorità – dice Gaetano abitante a ridosso della zona Santa Chiarella”. Le testimonianze sono numerosissime, e molti residenti hanno condiviso le immagini di avvistamenti di ratti e topi anche sui social Network, descrivendo grave la situazione in certi punti della città . Particolarmente difficile la situazione nelle zone alte del centro storico ove tra erba incolta e rifiuti è facile imbattersi in animali indesiderati, cosa che tra l’altro agevola la caccia dei Gabbiani Reali che da tempo popolano i cieli della città di Eboli, uccelli che sono diventati i padroni dell’aria e che fungono da termometro ambientale dell’ecosistema ebolitano. I gabbiani sorvolano la nostra città perché attratti dai miasmi, emanati dalla spazzatura che con il sopraggiungere del caldo si deteriora e dalla presenza di carcasse di animali. Il problema affligge il borgo antico da tempo, e la zona, ricca di storia millenaria e di fascino architettonico, deve però fronteggiare il degrado e l’incuria, con i visitatori che affascinati dalle stradine e dai palazzi storici, non possono ignorare questa crescente sciatteria che mina l’appeal del posto. Intanto però altri quartieri sono investiti anch’essi da questi trascurati problemi, che come la zona Epitaffio o quella a ridosso del quartiere Molinello, soffrono un deterioramento della qualità ambientale : “Gli argini del torrente Tufara sono colmi di erbaccia e alberi, che spontaneamente crescono alimentati dallo scorrere di un vallone che come è noto, diventa scarico di liquami fognari provenienti dalle zone alte della città, per una situazione che favorisce la diffusione e la proliferazione di animali indesiderati e pericolosi, oltre all’ invasione di zanzare e altri insetti invasivi. E’ auspicabile al più presto una pulizia degli argini – dicono gli abitanti della zona”. Fenomeni però che è facile riscontrare pure negli altri luoghi del territorio cittadino. Sulla questione è intervenuto anche Damiano Cardiello esponente e capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia: “Qua parliamo di un optional per questa amministrazione. Abbiamo un proliferare di insetti e roditori anche lungo le vie principali, ed è un peccato perché attraverso una sana programmazione, si avrebbe l’auspicato risultato di mantenere la città pulita. Ribadiamo che gli ebolitani onesti che pagano le tasse non vedono purtroppo servizi di qualità. La mia considerazione è quella di darsi una mossa e di considerare il tutto ai fini della salute e della sicurezza delle persone – dice Cardiello al termine di questo nostro ennesimo resoconto sulla città di Eboli”.
GIUSEPPE SANFILIPPO