Si è tenuta stamattina presso la sala Biblioteca del complesso di San Francesco la presentazione, a cura dell’assessore allo Sviluppo Economico Vincenzo Consalvo, la presentazione del progetto di “Expo Sele”, distretto diffuso del commercio. Presenti i sindaci dei nove comuni coinvolti e i rappresentanti delle quattro associazioni di categoria: Confcommercio, Confesercenti, Unimpresa e Cna.
Nove comuni e quattro associazioni di categoria per il progetto di “distretto diffuso del commercio”.
Il modello proposto dal comune capofila, Eboli, è studiato per integrare le politiche commerciali, turistiche ed ambientali di un territorio di area vasta che include in sé caratteristiche omogenee. I comuni aderenti, infatti, che sono Albanella, Altavilla Silentina, Campagna, Contursi Terme, Olevano sul Tusciano, Oliveto Citra, Roccadaspide e Serre, presentano tutti Borghi antichi e mestieri artigianali. Tra le attrattive comuni paesaggi collinari e fluviali che possono essere valorizzati in percorsi non solo ambientali, ma anche enogastronomici per la forte presenza di imprese del food. Toccherà al distretto coordinare azioni che incrementino il ricorso al commercio di vicinato inteso anche come funzione sociale cui rivolgersi data l’altra caratteristica locale, quella dell’anzianità media della popolazione. Tutto dovrà essere organizzato coordinando interventi ed eventi e mettendo in rete risorse ed attrattive. A ciò servirà, non solo il brand suggerito “Expo Sele”, con un logo a forma di puzzle che richiama i colori delle risorse comuni ai territori coinvolti, ma anche l’organizzazione di eventi culturali, di spettacolo, turistici in senso lato, che possano richiamare sul territorio flussi da tempo dimenticati di visitatori. Per il successo dell’idea di distretto parte del lavoro dovrà essere indirizzato al sistema di mobilità sul territorio e alla formazione di personale che sia in grado di informare correttamente i visitatori.
La relazione presentata dall’assessore allo Sviluppo Economico di Eboli, Vincenzo Consalvo, parte dunque da una attenta disamina del territorio dei nove comuni, dalle criticità del commercio locale, dalle risorse storiche, culturali, ambientali a disposizione e propone una serie di azioni strategiche per la risoluzione delle criticità e lo sviluppo delle opportunità.
Toccherà poi a Comuni ed associazioni apportare eventuali modifiche e/o integrazioni al progetto iniziale, portare nei rispetti Consigli comunali la proposta e giungere infine alla costituzione dell’associazione. A quel punto il nuovo soggetto giuridico verrà proposto alla Regione Campania per accedere ai relativi finanziamenti.