Articolo pubblicato nell’edizione odierna di “Le cronache del salernitano” a firma di Giuseppe Sanfilippo.
Nel raccolto ed elegante ambiente della Chiesa di San Nicola de Schola Graeca a Eboli sabato 5 Ottobre si è tenuta la presentazione del libro, premiato al salone internazionale di Torino, “Oltre il sogno….la Poesia” della poetessa ebolitana Lina Rizzo, un testo che va oltre la sfera letteraria perché porta il lettore dentro l’anima dell’autrice e ne fa conoscere i fremiti, una poesia coinvolgente e penetrante, frutto di una sensibilità acuta che trascina il lettore fino a proiettarlo in un animo interiore. Quella di sabato sera è stata una cerimonia ricca di ospiti che si sono avvicendati per festeggiare ed elogiare la scrittrice ebolitana, in un proscenio iniziato proprio con la declamazione, da parte della poetessa, di alcuni versi del libro. Ospiti della kermesse sono stati, il Sindaco Mario Conte e l’assessore alla cultura Lucilla Polito accompagnati dal consigliere comunale Antonio Alfano che hanno portato i saluti dell’amministrazione comunale in un omaggio istituzionale, che ha espresso altresì soddisfazione per il prestigio che Eboli ha assunto nel movimento culturale nazionale. ”Questo riconoscimento rappresenta una preziosa opportunità per la nostra città, in una forma di dinamicità culturale che coinvolge tutto il nostro territorio – dicevano gli intervenuti”. La manifestazione è stata coordinata da Ester Pepe, e condotta in modo encomiabile da Michele Cicatelli che ha accompagnato la presentazione della cerimonia con momenti di ricordi solenni alla figura dello scomparso Vincenzo Pietropinto, uomo che per il movimento culturale ebolitano era un perno importante. “Sfogliando le pagine del libro è possibile conoscere realmente Lina Rizzo…i suoi sentimenti più profondi, i suoi pensieri, le sue amarezze, le sue gioie, le sue ansie e le sue speranze – diceva in uno dei suoi interventi Michele Cicatelli”. Non poteva mancare il saluto del direttore editoriale del Saggio e presidente del Centro Culturale Studi Storici Giuseppe Barra, in un vero riconoscimento all’ opera della poetessa ebolitana, autrice di altri testi che hanno ampliato la collana editoriale della casa editrice. “Siamo di fronte a dei poemi che nascondono il tratto affabile dell’autrice – dicevano i presenti”. L’incontro è stato accompagnato dall’ autorevole intervento di Padre Salvatore Mancino Parroco della chiesa di San Francesco, che ha curato la postfazione del libro: ”Lina attraverso la poesia fa emergere in tutti noi, il bello, il dolce e il bambino che è dentro di noi. Nei suoi libri si intravede una storia fatta di vita vissuta, di viaggi e incontri, in una ammirazione che sa di vita, per una esperienza che vuole formare la persona in un artigiano di pace . Nella sua poesia si evocano chiaramente versi dedicati alla pace, pieni di solidarietà e contrari alla guerra – diceva Padre Salvatore Mancino”. La poetessa ebolitana, che è anche autrice di diversi altri libri, ha riscosso importanti elogi dal mondo letterario italiano, e per quest’ultima opera ha ricevuto, inoltre, l’ambito premio del Club degli Editori Milano e Autori Italiani:” Lei è una donna pericolosa…perché le sue poesie mi fanno emozionare!-diceva il Presidente del Premio Internazionale Autori Italiani”. La kermesse continuava con l’intervento di Raffaele Nuccio Cataldo che attraverso la sua importante esperienza di docente e studioso letterario ebolitano ha avuto il compito di analizzare e far conoscere il contenuto del libro soffermandosi su interessanti particolari che hanno dato una lettura più approfondita dell’opera, con entusiasmanti definizioni che hanno concesso al poema il riconoscimento di opera d’arte. Con questo libro Lina Rizzo entra a far parte anch’essa del portale Wikipoesia, un importante enciclopedia gratuita che si occupa di far conoscere i premi di poesia e i poeti contemporanei. ”Questo libro per me è molto importante perché ho voluto far percepire la vera indole del poeta, fatta di scrittori che guardano con attenzione la realtà che li circonda in una dimostrazione di quanto la poesia sia legata agli avvenimenti che stanno attorno a noi. Nel testo ci sono liriche dove c’è la triste consapevolezza dei cambiamenti che l’uomo sta arrecando alla natura e la necessità e la speranza di una svolta necessaria a fermare questa pericolosa deriva – Lina Rizzo dunque in questo poema ha voluto esprimere e mettere in evidenza tutte le gravi problematiche che in questo periodo la nostra terra sta subendo, lanciando un allarme perché tutto si fermi in tempo. In un tratto distintivo emerge la speranza, l’attesa fiduciosa di un futuro migliore su ideali fondati sulla dolcezza dell’amore”.
GIUSEPPE SANFILIPPO