Nella sciagurata ipotesi che non si dovesse addivenire ad un passaggio di consegne e ad una rendicontazione entro il 31 ottobre, i malcapitati 18 lavoratori dovrebbero attendere necessariamente l’udienza civile stabilita per il 14 ottobre del prossimo anno, come soleva dire un grande processual – civilista, il prof Modestino Acone, la sentenza si avrà “A babbo morto!”
Comunicato Stampa
Eboli 19 ottobre 2023
Nei limiti della veridicità delle informazioni, in nostra conoscenza facciamo appello all’Amministrazione comunale di Eboli affinché si rimuova il potenziale rischio di un debito fuori bilancio pari, a 300 mila euro, più rivalutazione monetaria, interessi legali e spese processuali. IL riferimento è al contenzioso con causa civile, in essere tra il Comune e la Cooperativa Esculapio. Contenzioso che interessa 18 lavoratori ebolitani, che vantano circa sei mensilità arretrate da tre anni. Sempre ribadendo i limiti delle informazioni, in nostro possesso risulterebbe che la Cooperativa Esculapio vincitrice del progetto S.I.A. da 300 mila euro con rendicontazione residua di 214 mila euro e che, in caso di transazione chiuderebbe il contenzioso con 180 mila euro. IL prossimo 31 ottobre è il limite ultimo, per la rendicontazione e chiusura del progetto altrimenti si azzera il finanziamento regionale dei 300 mila euro. Sempre da informazioni risulta, che il legale del Comune abbia messo in guardia l’Amministrazione del possibile esito negativo del contenzioso con restituzione dei soldi alla Regione. Tutto graverebbe sul bilancio comunale, compreso gli oneri connessi. La mancata chiusura del contenzioso non incide sulla partenza del nuovo Piano di Zona, che partirebbe con una passività di 214 mila euro? Riteniamo ragionevole e responsabile, chiudere la partita, che può solo generare effetti positivi sull’Amministrazione, alla luce anche della componente sociale rappresentata da 18 lavoratori ebolitani con famiglia, che attendono da fin troppo tempo il pagamento dello loro spettanze. IL Sindaco essendo anche un valente avvocato è consapevole, che la Cassazione afferma che il primo cittadino, pur non rispondendo automaticamente e per la sua mera posizione di garanzia, di ogni fatto dannoso aziendale, è tenuto, ai fini dell’esonero da responsabilità, a esercitare o tentare di esercitare “l’intera gamma dei poteri istruttori e impeditivi affidatigli dalla legge”.
IL Rappresentante Territoriale del movimento 5 Stelle di Eboli Erasmo Venosi