Arroganza e improvvisazione. Anche la libertà di stampa fa i conti con Conte
Assistiamo a costanti atteggiamenti di arroganza, presunzione, pressapochismo della peggiore amministrazione della storia di Eboli.
Leggiamo dichiarazioni offensive di componenti di spicco della giunta – tra all’altro mai ritrattate – all’indirizzo di dirigenti pubblici e assistiamo al silenzio assordante ed imbarazzante del sindaco.
Assurda è la violazione dei principi costituzionali sulla libertà di stampa e nonostante molti se ne siano accorti nessuno interviene e chiede spiegazioni.
Un quotidiano locale e/o un giornalista “si permette” di criticare l’amministrazione comunale e vengono trascinati in una bega assurda dove un assessore offende dirigenti del comune e giornalisti con una arroganza mai vista.
Stranamente quel giornale da qualche giorno non è più inserito in rassegna stampa: una scelta che pare essere attribuibile ad una questione di beghe interne e che risulta assurda.
Non si può chiedere di sospendere la diffusione di un quotidiano in rassegna per mera questione di opportunità politica. Il quotidiano in questione è l’unico che dedica alla nostra Città una intera pagina di informazione.
Stranisce, ma non stupisce, il silenzio complice di chi regge questo gioco.
Si gestisce una rassegna stampa a proprio piacimento (la rassegna è pagata da noi cittadini) per vendette private e politiche.
Mi auguro che l’Ordine dei giornalisti intervenga sulla questione e faccia chiarezza e intanto chiedo di ripristinare la libertà di stampa, come sempre è stato, ricordando che se si perpetua questa situazione saremo costretti ad evidenziare alla Corte dei Conti un utilizzo di fondi pubblici per fini personali.