EBOLI & PATRIMONI CULTURALI DA VALORIZZARE: LA MISSIONE DI RAFFAELE CIAGLIA
Cultura Eboli

EBOLI & PATRIMONI CULTURALI DA VALORIZZARE: LA MISSIONE DI RAFFAELE CIAGLIA

Da diversi anni il nostro concittadino si batte per la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio culturale cittadino e di tutta la provincia di Salerno.

Nella  Città di Eboli tutti conoscono Raffaele Ciaglia,  per gli amici Lello, noto al pubblico la sua passione  inveterata di  studiare, catalogare, e promozionare il patrimonio artistico culturale eburino.

Immagine di copertina del gruppo “Le nostre Bellezze sconosciute”

Difatti dalla sua seguitissima  pagina del ruppo sul noto social Facebook, denominata appunto inconicamente “Le nostre belle  sconosciute”https://www.facebook.com/groups/1185216898262328/, divenuta un must per gli internauti (ricopre il ruolo anche di Co-amministratore del gruppo “Eboli nel ❤”), con cadenza giornaliera, egli posta delle foto d’epoca aventi ad oggetto Palazzi storici, Chiese et similia, corredate da  ricche didascalie, frutto di anni di studio che riportano  date denominazioni e caratteristiche, oltre alle vicende storiche dei proprietari o gerenti, notizie  sconosciute ai più ma non al nostro appassionato  cultore della materia.

Invero, ad onor di cronaca va specificato che Raffaele Ciaglia fa tutto in autonomia, confrontandosi  sempre e con la consueta umiltà che lo caratterizza,con storici cittadini parimenti ad esperti di arte, nelle sue molteplici attività, svolte sempre  senza fine di lucro, finanziandosi  in proprio, mosso soltanto dal sacro fuoco della conoscenza.

Il nostro  Raffaele,  come un novello Indiana Jones ,si inerpica per le colline e le montagne, o discende avventurandosi in perniciosi  cunicoli ed anfratti con grande rischio per l’incolumità personale,  al fine nobile  di, fotografare, catalogare e  infine stimolare le autorità competenti (non soltanto i politici locali ma anche la Soprintendenza)  come l’opinione pubblica, volte  restaurare antiche vestigia e pubblicizzando al contempo, tale enorme ricchezza culturale, pur oltre le mura cittadine, venendo spesse volte chiamato da amministratori e privati delle città viciniori.

Da qualche anno si parla  frequentemente di marketing d’area,  ovverosia una promozione che non riguardi un singolo prodotto  distribuito da un’azienda,  ma invece che si riferisca ad un oggetto ben più vasto: parliamo di una città o di un comprensorio, il quale  aggreghi, l’enogastronomia, l’architettura, la paesaggistica .

Dunque Raffaele Ciaglia si muove  su questo solco in virtù del fatto che la nostra città è stata inserita nel percorso leviano di Matera capitale della cultura 2019, ed essendo resa famosa dal romanzo autobiografico del letterato piemontese, Carlo Levi, “Cristo si è fermato a Eboli” un capolavoro di antropologia culturale del meridione pre-repubblicano,  e pertanto la “Città di S.Vito”, gode di una cassa di risonanza mondiale la quale facendo il paio con una rivalutazione generale del suo immenso patrimonio, possa essere  nel medio tempo di incentivo, ad un nuovo sviluppo economico basato su un turismo sapienziale tanto caro agli avventori stranieri del Belpaese e principalmente per il bene della comunità ebolitana!

Redazione

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