Abbiamo letto con attenzione il comunicato del Sindaco Mario Conte in merito alle nostre legittime preoccupazioni sollevate sulla gestione dei fondi destinati alle politiche sociali.
Purtroppo, le sue parole non fanno che confermare la nostra analisi: c’è una mancanza di visione strategica e di programmazione che penalizza gravemente famiglie, bambini e bambine, e le persone più fragili della nostra città. Ciò a nostro avviso emerge sotto vari punti di vista e su vari aspetti.
I fondi per gli asili nido e il trasporto studenti con disabilità
Il Sindaco sostiene che le risorse siano ancora “totalmente disponibili”, ma il problema non è la loro esistenza, bensì il loro mancato utilizzo. Questi fondi ad oggi non sono stati impiegati per il raggiungimento degli obiettivi di servizio stabiliti dai LEP, come il potenziamento degli asili nido e del trasporto scolastico per studenti con disabilità. E quest’inerzia ha portato al commissariamento, un fatto grave che il Sindaco tenta di minimizzare.
La gestione di A.S.S.I.
Il Sindaco difende l’operato di ASSI, ma i fatti raccontano un’altra storia.
La nostra critica non è rivolta all’azienda in sé, che riteniamo uno strumento utile e necessario, ma alla totale assenza di un supporto politico e strategico da parte dell’amministrazione.
ASSI avrebbe dovuto garantire un welfare efficace e innovativo; invece, è stata lasciata sola a fronteggiare problemi enormi, senza un indirizzo chiaro e senza le risorse necessarie per operare al meglio.
Le strumentali accuse personali
Ci dispiace constatare che il Sindaco, con atteggiamento poco costruttivo, invece di fare chiarezza nel merito relativamente ai precisi punti da noi sollevati, tenta di spostare l’attenzione andando indietro nel tempo, scaricando le proprie responsabilità o accusando il Segretario del Circolo.
Tocca ricordare dunque sia la nostra recente costituzione come soggetto politico che la mancanza di rappresentanza consiliare, oltre alla nostra estraneità alle precedenti esperienze amministrative.
E, inoltre, necessario ribadire che il nostro Segretario ha ricoperto degnamente ruoli amministrativi in passato, e che durante il suo breve mandato ha lavorato per:
• costituire A.S.S.I., offrendo una soluzione strutturale alla gestione dei servizi sociali;
• liberare il Comune dal piano di riequilibrio finanziario, creando le basi per una gestione più autonoma delle risorse;
• attingere con successo alle risorse del PNRR – Missione 5, dedicate all’inclusione sociale e al sostegno delle fasce più deboli, con l’obiettivo di migliorare concretamente il welfare cittadino;
• istituire il Tavolo Permanente del Terzo Settore, uno strumento fondamentale per il confronto e la collaborazione con le realtà associative del territorio, che tuttavia non è mai stato convocato dall’attuale assessorato, dimostrando disattenzione verso il ruolo cruciale del terzo settore nel nostro welfare locale.
Le reali inefficienze
Il Sindaco cita un aumento dei posti negli asili nido da 28 a 48 come una grande conquista.
È un passo, ma è tardivo e insufficiente rispetto alle necessità di Eboli. Inoltre, questa Amministrazione ha avuto tre anni per programmare e superare problemi ben noti, come la carenza di personale e l’inadeguatezza delle strutture. Scaricare queste responsabilità sul passato non è solo ingiusto, ma anche poco credibile.
Una visione per il futuro
La gestione delle politiche sociali non può essere lasciata al caso o, peggio, alla propaganda. Occorre un cambio di rotta immediato, basato su una chiara direzione strategica, una programmazione efficace e un dialogo costante con la comunità. Per questo, chiediamo la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico sulle Politiche sociali, che affronti in modo trasparente i problemi legati al mancato utilizzo delle risorse, all’implementazione dei LEP e al ruolo di ASSI. Questo Consiglio dovrebbe essere un’occasione per fare chiarezza, individuare responsabilità e delineare le azioni concrete da intraprendere per garantire ai cittadini di Eboli un sistema di welfare efficiente, inclusivo e all’altezza delle loro necessità.
Noi continueremo a vigilare e a proporre soluzioni, perché il benessere delle famiglie e delle persone più fragili di Eboli per noi è una priorità che non può essere sacrificata sull’altare dell’inerzia amministrativa.