Articolo pubblicato nell’edizione odierna di: “Le cronache del salernitano” a firma del giornalista Giuseppe Sanfilippo.
Sprechi e cantieri fermi e il quadro desolante che emerge da una mappa approfondita del territorio ebolitano, opere spesso bloccate da ricorsi o fallimenti altri perché non si riesce a trovare la quadra per lo sblocco di procedure tecniche. Fenomeni che muovono lo sdegno dei cittadini, in una protesta che spinge la gente a mostrare la propria indignazione sui canali social e sui gruppi creati. “Tanti i lavori sospesi che fanno bella mostra nella città, per non parlare delle molte opere pubbliche, che restano incomplete da tantissimi anni. Uno scempio!!! Luoghi abbandonati ove fanno bella mostra erbaccia e rifiuti, in uno scenario di trascuratezza avvilente – Tuonano gli ebolitani “ . Lavori mai portati a termine, progetti già appaltati e non realizzati, uno spreco di danaro ai danni della popolazione, una situazione che crea disagio, incuria e degrado. Contesti che a Eboli se ne contano davvero tanti, iniziando dallo scheletro che sorge in località Acquarita ove era stato progettato il nuovo Ospedale ebolitano per essere poi riproposto come un polo Pediatrico, l’area di sedime ex Fabbrica Pezzullo al centro di forti diatribe politiche-amministrativi per progetti di rigenerazione mai iniziati :“Dopo trent’anni riconsegneremo un’area importate agli ebolitani” dicevano alla presentazione del piano (mai avviato) di bonifica e riqualificazione dell’ex complesso industriale, il centro culturale C20 nel rione Molinello ormai avvolto da folti cespugli d’erba in una forma di abbandono desolante , il famigerato Parco Fusco sempre al centro di fantomatiche promesse elettorali, una diagnostica del degrado e del dissesto che continua con l’area dell’ex stabilimento Apof lungo la SS18 in località Taverna Nova che per tanto tempo era stato trasformato in un vero e proprio ghetto per decine di extracomunitari, e ancora il parco La Vela di Santa Cecilia che nonostante un gruppo imprenditoriale lo abbia acquisito nel giugno del 2023 non mostra ancora nessun segno di rifacimento e recupero della sua struttura, per continuare con l’area delle ex Scuole elementari del Borgo, zona che mostra una mesta situazione di insostenibile rovina e degrado, situazioni che fanno il paio in modo disdicevole ai lavori sospesi per il rifacimento dei marciapiedi di via P. Mascagni e quelli di Via Carlo Rosselli, aree cinte da anni da una indecorosa rete di recinzione: ”Questa situazione sta causando notevoli disagi a noi del posto, la presenza di questi piccoli cantieri abbandonati è un’ obbrobrio, un pericolo per la sicurezza di persone anziane e bambini, per altro il marciapiede, immerso nell’erbaccia più completa, è divenuto ricettacolo di rifiuti. La situazione peggiora in inverno, con le insidie che la pioggia causa – afferma Raffaele abitante in Via Carlo Rosselli”. Una situazione questa surreale che con l’ex Pastificio Pezzullo, posto proprio di fronte, rende quella zona centrale davvero poco edificante. Un grave danno di immagine in una fotografia impietosa che mette in risalto l’inefficienza della macchina amministrativa e politica. Il professore Erasmo Venosi coordinatore cittadino del movimento Cinque Stelle di Eboli già Vice Presidente della Commissione del Ministero dell’ ambiente, alcuni anni fa candidato alla carica di Sindaco ad Eboli per il M5S, esprime la sua opinione: “nell’ambito della politica di risparmio del suolo molte strutture potrebbero essere recuperate per divenire oggetto di un piano di recupero di finalizzazione a funzioni sociali (centri di formazione, laboratori per la ricerca e innovazione per editing genomico in campo agricolo e altre funzioni da ripensare), questi programmi, in modo sostenibile, devono essere alla base di una idea innovativa della politica amministrativa. E’ necessario definire un fattibile programma di interventi per completare queste opere in tempi rapidi e dare dignità a una città che aspetta da tempo un recupero e un risanamento strutturale e sociale”.
GIUSEPPE SANFILIPPO