Incapacità amministrativa, degrado e mancanza di sicurezza: Campolongo e Marina di Eboli sono terra di nessuno.
Mentre volge al termine la peggiore estate ebolitana che a memoria si ricordi, con un paese pieno di rifiuti disseminati ed erba incolta in centro e in periferia; con il proliferare di insetti e l’aumento dei disagi anche e soprattutto per i pedoni; con il turismo pari a zero e un indotto economico non pervenuto, senza alcuna programmazione dal punto di vista degli intrattenimenti culturali, ludici e sportivi tanto da costringere molti ebolitani ad “emigrare” nelle città vicine piene di eventi e di gente, di attrazioni: è sotto gli occhi di tutti anche e soprattutto la gravissima mancanza di sicurezza e la assoluta non gestione della sicurezza a mare da parte di chi dovrebbe governare questo paese.
Una stagione estiva che ha favorito l’illegalità permettendo ingenti guadagni ai parcheggiatori abusivi che hanno operato indisturbati nelle zone di competenza del Comune. Un lido per persone con disabilità sparito nel nulla, finanziamenti ottenuti dalla Regione Campania per 100mila euro assegnati al PdZ sprecati e incapacità anche di recuperare la struttura già esistente. E il Sindaco e i suoi continuano a far finta di niente.
Una stagione estiva, quella che sta per volgere al termine, dove sono venute meno le principali regole di sicurezza che per legge avrebbero dovuto interessare la Marina senza servizio salvataggio lungo le spiagge libere e senza segnaletica obbligatoria prevista per legge. E girano la testa dall’altra parte.
Forse la morte per annegamento della signora moldava poteva essere evitata se ci fosse stato il servizio di salvataggio in spiaggia e l’adeguata segnaletica. Purtroppo però nonostante i vari tentativi dei bagnini degli stabilimenti balneari privati che pure sono interventi nonostante non fossero responsabili di quel tratto di spiaggia, ragazzi meravigliosi a cui va il mio ringraziamento, non si è riusciti a scongiurare il peggio. È vergognoso quello che è accaduto. Certo, le tragedie non si prevedono, ma la totale assenza di sicurezza lungo le spiagge libere del nostro litorale, l’assenza di segnaletica per legge obbligatoria e l’incapacità amministrativa hanno fatto da cornice ad un fatto assurdo che poteva essere evitato.
Leggiamo articoli di stampa e apprendiamo che all’indomani del triste episodio l’area sia stata transennata con nastro bianco e rosso: ci chiediamo in che misura il Comune sia intervenuto. Vogliamo sapere perché il servizio salvataggio non è stato attuato. Come mai a Marina di Eboli manca la segnaletica obbligatoria per legge. Ma questi al mare dove vanno? Ma questi Campolongo lo conoscono o lo vivono solo per passerelle di famiglia e feste di compleanno? È vergognoso quello che è accaduto. E ancora più vergognoso è il silenzio di chi ha sempre sollevato polemiche in passato e adesso, per convenienza personale e familiare, finge di non vedere cosa accade in un paese lasciato allo sbando.
Eppure ancor prima dell’approvazione del Bilancio qualcuno della maggioranza è riuscito ad acquistare ciclamini da piantare ovunque con una spesa di 6 mila euro, spesa inutile e priva di senso, a danno di altre priorità.
Un buon amministratore, come un buon padre di famiglia, avrebbe dovuto garantire prima di tutto la sicurezza dei suoi cittadini e dei bagnanti, nel caso specifico.
Ci auguriamo che gli Enti sovracomunali preposti al controllo si attivino per verificare la grave inadempienza del Comune di Eboli lungo Marina di Eboli.