Odio, rancore, pratica dei sospetti e veleni lanciati per infettare il clima politico ed elettorale, notizie false per colpire avversari, ignobile tentativo di colpire gli affetti più cari e vicini.
Diciamo basta a questo clima di odio e terrore che attraverso i social network, ad opera sempre degli stessi, pochi, che non sanno e non trovano motivo di critica, ma percorrono unicamente la strada dell’offesa e della calunnia, naturalmente nascondendosi spesso dietro falsi profili, come se non fosse possibile risalire ai responsabili. Da giorni sono quotidianamente vittima di offese reiterate, vere e proprie ingiurie da parte di alcuni cittadini e di una decina di profili fake che, sotto il vile scudo dell’anonimato e con una cattiveria senza precedenti, danno vita ad una vera e propria campagna d’odio verso il ruolo istituzionale che ricopro e, finanche, verso la mia persona.
Tacere dinanzi ad una ingiuria equivale non solo ad avallarne i contenuti, ma anche ad elevarla a strumento di dialogo e di confronto tra gli uomini. Gli attacchi livorosi che ricevo si spingono ben oltre la critica alla mia azione politica ed amministrativa, che ho sempre accettato e, lì dove era necessario, ribattuto con fierezza. Da oggi dico basta, non accetterò passivamente offese rivolte alla città, agli Ebolitani, al mio ruolo di primo cittadino, alla mia persona, alla mia famiglia che, suo malgrado, si è trovata coinvolta in una spirale di aggressiva ostilità senza pari e che minaccia la sicurezza personale.
Gli Ebolitani chiedono serenità e tranquillità, non di vivere in un continuo clima di odio. Il compito di garantire rapporti civili e pacifici, davanti a chi, senza scrupoli, instilla rabbia e odio, spetta alle istituzioni comunali, vicine ai cittadini e lontane da chi sparge veleno e false notizie, se non addirittura offese personali, anche verso chi non può difendersi.
Per il ruolo istituzionale di massima rappresentanza della nostra amata Eboli dico basta a un modo di fare politica squallido, mai visto prima nella nostra città, che somma odio, frustrazione di chi è bocciato dalla storia e dalle urne, corsa alle poltrone, incapacità di proporre soluzioni, difficoltà di argomentare. Siamo di fronte alla degenerazione del dialogo, allo snaturamento del dibattito politico che, in questa fase pre elettorale, sta toccando livelli infimi, mai raggiunti prima. Siamo di fronte alla cattiveria pura che, in altri tempi e in altre situazioni, avrei affrontato d’istinto, senza perdere tempo.
La macchina del fango messa in piedi contro di me è azionata da un meccanismo feroce e conosciuto, che alcuni esponenti delle opposizioni e alcuni loro sostenitori non hanno vergogna di favorire e di incentivare. La nostra città merita rispetto, la politica merita rispetto, la comunità chiede tranquillità, il clima elettorale deve essere garantito nella massima serenità.
È per questo che ho deciso di prendere i dovuti provvedimenti, agendo nelle sedi giudiziarie opportune e sono pronto a rifarlo contro chiunque continui a manovrare la macchina del fango.
Avrei potuto rispondere alla cattiveria con la cattiveria, ma chi mi conosce sa che non ne sono capace.