“FORNO DI VINCENZO”: PARTE IL PRIMO PROGETTO SOCIALE DI IMPRESA E VITA INDIPENDENTE
Eboli Società

“FORNO DI VINCENZO”: PARTE IL PRIMO PROGETTO SOCIALE DI IMPRESA E VITA INDIPENDENTE

Il Forno di Vincenzo, una delle iniziative più significative nel campo delle politiche di inclusione e di ricerca dell’autonomia individuale e di gruppo, diventa realtà grazie all’Amministrazione comunale.

 

Il Sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ha consegnato le chiavi dei locali comunali messi a disposizione dall’Amministrazione per le attività de “Il forno di Vincenzo”. La consegna delle chiavi è avvenuta presso la Biblioteca Comunale Simone Augelluzzi, in Piazza San Francesco, nel cuore del centro storico della città. “Il Forno di Vincenzo” è una sperimentazione sociale che rimodula welfare e criteri assistenziali, sottolineando un nuovo modello di protagonismo attivo ed autodeterminazione delle persone con disabilità. L’iniziativa, diventata realtà dopo che la Giunta Comunale ha assegnato un locale nel centro storico, parte dall’associazione “Il forno di Vincenzo” e segna una straordinaria sinergia tra amministrazione comunale ed associazione.

«Sosteniamo con convinzione questo progetto di sostenibilità, economia circolare ed autosufficienza – ha detto il sindaco, Massimo Cariello -. E’ una nuova tappa di un percorso nel campo delle politiche della disabilità, grazie al supporto del disability manager del Comune di Eboli, Generoso Di Benedetto, prima figura di questo tipo in tutto il Mezzogiorno d’Italia. Un progetto nato grazie ai soci dell’Associazione “Il forno di Vincenzo”, che hanno progettato, investito e creduto nell’iniziativa. Vincenzo è riuscito a creare una rete sociale di impresa unica, autentico modello per il futuro nel campo delle politiche sociali per il coinvolgimento di cui è stato capace».

L’iniziativa comprende attività laboratoriali per la produzione di pane con farine di grani antichi del Monte Frumentario e lievito madre vivo, coinvolgendo associazioni, volontari, oratori, comitati di quartieri e famiglie. «E’ il primo forno sociale di comunità – ricorda l’assessore alle politiche sociali, Carmine Busillo -, sul quale nello scorso luglio il coordinamento istituzionale del Piano di Zona aveva deliberato con convinzione. Un valore sociale enorme, grazie anche a stage e tirocini per giovani con o senza disabilità. Importante anche l’attività di promozione rivolta alla persona che vive in condizione di fragilità o disagio sociale, stimolando autonomia, comunicazione e socializzazione».

L’Amministrazione ha seguito l’evoluzione del progetto che vuole costruire qualità di vita, protagonismo e la migliore autonomia possibile. «Mettere a disposizione di questa iniziativa un locale del patrimonio rientra nelle possibilità comunali, ma soprattutto qualifica l’azione di governo dell’Amministrazione Cariello, attenta a mettere in campo possibilità e spazi per i modelli di welfare sociale innovativi – spiega l’assessore al patrimonio, Cosimo Pio Di Benedetto –. E’ significativo che il Comune metta a disposizione un locale nel cuore del centro storico ed è un messaggio importante la rete che pubblico e privati hanno attuato nella nostra città, guardando a condizioni di fragilità per assicurare modelli di vita e di crescita per tutti».

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