Il SINDACO MARIO CONTE VENGA IN CONSIGLIO E CHIARISCA L’ORIENTAMENTO POLITICO DELLA SUA MAGGIORANZA
Sulla stampa locale abbiamo letto un intervento dell’ex Ministro Carmelo Conte che ha cercato di sminuire quanto accaduto venerdì scorso con la partecipazione di sette esponenti della maggioranza consiliare di Eboli ad un incontro con il candidato della Lega Attilio Pierro.
L’appuntamento con Pierro – nonostante quanto si racconti – non era un comizio in una pubblica piazza in cui sono stati “pizzicati” alcuni esponenti della maggioranza, ma era una riunione organizzativa, a cui hanno preso parte sette consiglieri comunali di maggioranza tra cui due dei tre capigruppo e il Presidente del Consiglio Comunale.
In quell’intervista, quindi, al netto di un attacco strumentale rivolto al PD ed ai suoi esponenti, si è scelto di non dare risposta all’interrogativo di fondo, che quelle presenze poneva, in ordine all’orientamento che ha assunto questa maggioranza in vista delle prossime elezioni politiche.
È risaputo che nelle settimane scorse, in una riunione della maggioranza alla presenza del parlamentare uscente Federico Conte, è stato espressamente richiesto di non sostenere il Partito Democratico e la coalizione per l’Italia Democratica e Progressista, subordinando, per l’ennesima volta al destino politico di una persona e della sua famiglia, le scelte relative al futuro dell’Italia.
Non è la prima volta che ciò accade. Ricordiamo bene quando alle elezioni politiche del 2001 Carmelo Conte si candidò contro il centrosinistra nel collegio di Eboli, favorendo la vittoria delle destre. E ancora ricordiamo quando nel 2006 sempre l’ex ministro chiese ed ottenne quello che egli stesso definì un “diritto di tribuna” come candidato nelle liste del centrodestra, sancendo la rottura dell’alleanza di centrosinistra allora al governo della Città di Eboli.
Allora – come oggi si anteposero le proprie ambizioni politiche rispetto ad un appuntamento in cui era in gioco il destino del Paese.
Per queste ragioni continuiamo a ribadire che la presenza di metà maggioranza a quell’incontro ha un preciso significato politico, che non può essere sminuito e deve essere chiarito, specie in un momento storico, come questo, in cui si confrontano due visioni diametralmente opposte della società italiana, ponendo l’Italia dinanzi ad un bivio dove non si possono ammettere posizioni ambigue da parte di chi riveste ruoli e funzioni pubbliche.
O si sceglie di stare con chi difende la coesione nazionale o con chi sceglie di metterla a rischio con l’autonomia differenziata;
O si sta con chi difende i valori delle democrazie europee e occidentali o con chi strizza l’occhio a Putin ed Orban;
O si sta con chi ha voluto che l’Italia accedesse alle risorse del PNRR o con chi vi ha votato contro in Parlamento e oggi vorrebbe ridiscuterlo a danno del Sud;
O si sta con chi ha difeso la salute dei cittadini durante la pandemia o con chi simpatizzava con no-mask e no-vax;
O si sta con chi difende i diritti civili e vuole estenderli o con chi cerca di limitarli o cancellarli.
Rispetto a queste alternative, così di fondo e radicali per il destino dell’Italia, riteniamo che il Sindaco di Eboli abbia il dovere di venire in Consiglio Comunale e chiarire qual è l’orientamento politico suo e della sua maggioranza.
Riteniamo che non possa fuggire quel chiarimento, nascondendosi dietro a quel civismo della sua coalizione, che gli dicemmo essere di convenienza e non di convinzione, perché non solo ha sempre rivendicato la sua appartenenza all’area di centrosinistra ma perché durante la sua campagna elettorale caratterizzò politicamente la sua proposta per il governo della Città con le presenze a suo sostegno di Pierluigi Bersani e del Ministro Speranza.
Riteniamo, inoltre, che non possa fuggire quel chiarimento, nascondendosi altresì dietro agli interventi e alle prese di posizioni dell’ex Ministro Conte, in quanto i cittadini ebolitani hanno affidato a lui soltanto la guida della Città e non ad altri autorevoli esponenti della sua famiglia, che pure ci tranquillizzano sullo stato d’umore del Sindaco e su possibili futuri rimpasti in Giunta.
Riteniamo che Eboli abbia diritto di sapere se la maggioranza che la governa abbia svoltato a destra e se questa svolta è condivisa dal Sindaco. Riteniamo, infine, che se il Sindaco non dovesse condividerla ne dovrebbe trarre tutte le conseguenze, avendo il coraggio di concludere quest’esperienza e non facendo prevalere la logica della conservazione del potere, ormai unico vero collante politico di questa fallimentare maggioranza.
Il Partito Democratico di Eboli