PILLOLE DI STORIA EBOLITANA: SOCIETÀ OPERAIE DI MUTUO SOCCORSO- A CURA DI RAFFAELE CIAGLIA

Fede e Lavoro

Le Società di Mutuo Soccorso sorsero in molte parti d’Italia a cominciare dall’anno 1861. Ad Eboli la società operaia di mutuo soccorso Fede e Lavoro fu ufficialmente fondata il 21 novembre 1877 ed ebbe come primo presidente il sig. Alberto Conti. Il primo gennaio del 1878 fu inaugurata solennemente nel gran salone dell’ex palazzo comunale. In quella occasione furono pronunziati vari discorsi: parlarono il sig. Lorenzo Rocco funzionante da sindaco, il sig. Vito Perito, don Cosimo Vestuti e per ultimo il deputato Antonio Giudice. Scopo principale del sodalizio era di assicurare ai soci un sussidio nei casi di malattia, l’assistenza medica, la somministrazione delle medicine, sussidi per i soli inabili al lavoro e per quelli vecchi, sussidi alle famiglie dei soci in caso di morte del titolare tutte le volte che il bilancio della società l’avesse consentito. I soci, fra effettivi e benemeriti, erano oltre 300. Potevano far parte della So-cietà le persone dai 14 ai 55 anni con la seguente tassa di ammissione: dai 14 ai 20 anni L. 1; dai 20 ai 25 anni L. 1,50; dai 25 ai 30 anni L. 2,50; dai 30 ai 35 anni L. 4; dai 35 ai 40 anni L. 6; dai 40 ai 45 anni L. 9; dai 45 ai 50 anni L.12; dai 50 ai 55 anni L.15. I soci avevano diritto all’assistenza dopo un anno dalla loro ammissione. Venivano espulsi dalla Società coloro che avevano riportato condanne infamanti e diso-noranti o che serbassero condotta contraria alla morale, ecc. La Società aveva una propria bandiera (tricolore nazionale) con incisa l’immagine della ss. Annunziata. Il consiglio di amministrazione si componeva di un presidente e di undici consiglieri, tre sindaci, tre probiviri eletti per tre anni, un segretario, un cassiere, un medico chirurgo, un fattorino. Per i suoi meriti la Società fu premiata all’Esposizione di Torino nell’anno 1884 (o 1886) con medaglia di bronzo, e nel 1894 ottenne un altro premio (medaglia d’argento) da parte del Ministero dell’Agricoltura. Ebbe anche un diploma d’onore dal Ministero dell’Interno. Nell’anno 1887, durante l’epidemia di colera che colpì la città, la Società Operaia, presieduta da Carlo Volpe, intervenne in tutti i modi a favore degli appestati. Con deliberazione dell’Assemblea Generale dei soci di data sette dicembre 1890 fu abrogato lo Statuto approvato con deliberazione del 18-9-1879 e sostituito con un nuovo che ebbe esecuzione a cominciare dal 1-1-1891. Nell’anno 1897 il Sodalizio venne incontro all’Amministrazione comunale col censuarsi alcuni fondi in località Tempone nel comune di Serre, che il municipio aveva avuto in seguito alla permuta del fondo Cornitello. Detti fondi erano di peso al comune in quanto non rendevano nemmeno l’importo della fondiaria che doveva pagare per essi. Oltre ad una propria bandiera, la Società aveva anche un emblema stampato su medaglie assegnate ai suoi soci. Detta medaglia mostrava da una parte due mani che si stringevano in segno di fratellanza con intorno la scritta Società operaia di mutuo soccorso — Eboli. Sull’altra faccia era riprodotta una colonna sormontata da un capitello, intorno alla quale vi erano i simboli del lavoro: una sega, una forbice, un’alabarda, un martello, una tenaglia, una squadra, una riga millimetrata, un compasso, una tavolozza con pennelli, una pala, un tridente, una falce e la scritta Fede e Lavoro. Istituti annessi alla Società:

Consiglio di Pace: per risolvere e redimere le controversie. Servizio sanitario: comprendeva il medico della Società, l’infermiere. «La Società tiene alla sua dipendenza una farmacia acquistata dai signori Genovese e Di Novi. La farmacia soministra gratis tutti i medicinali ai soci e a mite prezzo anche alle famiglie dei soci e al pubblico».

Istituti di previdenza: pensione di vecchiaia e per infortuni. Assicurazione sulla vita. 1 Soci della società operaia di mutuo soccorso “Fede e Lavoro” 2 Medaglia della società operaia di mutuo soccorso “Fede e Lavoro”