Ieri sera, dopo le numerose sollecitazioni inviate dal Sindaco di Eboli, il direttore generale dell’Asl Ing. Gennaro Sosto, ha ricevuto una delegazione del Comitato in difesa dell’Ospedale cittadino. All’incontro erano presenti, oltre al Sindaco, il Presidente della Commissione Sanità Matteo Balestrieri, Il Consigliere di minoranza Damiano Capaccio, l’ex Sindaco Gerardo Rosania, i delegati delle organizzazioni sindacali tra cui il segretario generaleSalerno della Uil Fpl Gennaro Falabella, Marcello Fulgione e Filomena Pecillo della Fials, il responsabile zonale della Fisi Luca Sansone e, tra gli esponenti delle associazioni civiche a difesa della salute pubblica Rosa Adelizzi (Comitato Salute Pubblica) Rosanna Pantone (Tribunale per i Diritti del malato) Carmine Campagna (Cittadinanza Attiva) e Mario Vitolo (presidente Centro Storico) che il primo cittadino ha invitato a partecipare. «Il Dg ha spiegato che la programmazione regionale non prevede, perlomeno non ancora, un ospedale unico – spiega il Sindaco Mario Conte al termine dell’incontro – e poiché a Battipaglia la necessità dell’adeguamento sismico era tale da non consentire di svolgere i lavori necessari senza chiudere il plesso, la decisione di costruirne uno nuovo era l’unica tecnicamente possibile per continuare a garantire l’assistenza sanitaria all’utenza. Il vecchio ospedale non esisterà più al termine dei lavori. I finanziamenti disponibili secondo l’ingegner Sosto sarebbero andati perduti se non avessero previsto i lavori, così come per l’ospedale di Eboli che, negli ultimi anni, considerando anche la costruzione del nuovo plesso, ha ricevuto fondi per circa 40 milioni di euro. Tra l’altro la nuova costruzione a Eboli comporterà un aumento a 150 posti letto. Il Direttore ci ha assicurato che i due ospedali coesisteranno con funzioni diverse. Ovviamente attendiamo l’atto aziendale per comprendere quale sarà l’effettiva rifunzionalizzazione, come il Dg l’ha definita, dei due ospedali. Il Comitato ha sollevato anche il problema del personale ricevendo l’assicurazione che i concorsi proseguiranno. Siamo comunque preoccupati di eventuali accorpamenti anche se il Direttore ha parlato di rifunzionalizzazioni, cioè di servizi diversi ma complementari tra i due ospedali. Manterremo alta la guardia in attesa dell’atto aziendale che chiarirà il quadro e sul quale, nel caso non ci convinca, interverremo con forza. In ogni caso a livello politico continueremo la nostra azione per ottenere che la Regione programmi l’ospedale unico che riteniamo la via migliore per assicurare servizi sanitari di qualità».