Domenica 12 luglio 2020 La Chiesa ci fa celebrare la 15° Domenica del T. O. Anno A
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Nel cuore dell’estate parliamo della Parola per ricordarci che Dio non si stanca di noi, che l’efficacia delle sue parole non sono determinate dalla nostra capacità di ripeterle, ma di accoglierle.
L’Evangelista Matteo ci parla della Parabola del seminatore.
La parabola del seminatore è una delle pochissime ad essere spiegata direttamente dal Signore e ne parla in un momento non semplice della sua missione, in cui davvero ha la triste impressione che le sue parole siano travisate o scordate.
Buongiorno a tutti voi che mi ascoltate. C’è ancora qualcuno che ascolta? Orecchio, cuore attento alla parola? Spero di sì, perché oggi parliamo di questo. Tutti vogliamo parlare, c’è ancora qualcuno che ascolta? Siamo molto prevenuti, sappiamo tutti noi e non ci interessa molto quello che dicono gli altri. Prima che l’altro apra la bocca, crediamo di sapere cosa dice e prepariamo la risposta. Più che dialoghi facciamo monologhi e se poi ci raccontano cose che non ci interessano pensiamo ad altro. Purtroppo la nostra pretesa di autosufficienza produce disattenzione e non lascia penetrare, fecondare e crescere nel nostro cuore neanche i discorsi di Gesù, per generare frutti di amore.
Tutto è parola, messaggio. Ogni pensiero concepito nella mente umana genera frutti, nella realtà, attraverso le parole, fatti, gesti che possono essere positivi o negativi. Se un bambino sente parole d’amore, d’incoraggiamento, cresce sicuro e diventerà un adulto capace di immettere sicurezza negli altri.
In Gesù si manifesta l’amore del Padre, che viene comunicato a tutti, malvagi e buoni. L’offerta di amore passa in noi se lo ascoltiamo, se lo accogliamo e diventa amore per gli altri. L’amore di Dio è esigente perché dona tutto se stesso e vuole che noi ci fidiamo di lui, che contiamo su di lui più che sulla ricchezza che soffoca la parola.
Tutti siamo il terreno di Dio, la sua Parola non si ferma, è gettata anche nella tua vita.
Buona e Santa Domenica a tutti uniti nella preghiera
Il Rettore don Enzo Caponigro
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