La decisione della presidenza dell’associazione Comunicare, che gestisce le attività di Radio Città 105, di sospendere la programmazione della rubrica “Rassegna Stampa”, pur nella legittimità delle determinazioni assunte, rischia di incidere sul ventaglio di informazioni che l’emittente radiofonica cittadina ha sempre garantito. Non entro nelle dinamiche interne, leggo che alcuni operatori della radio, nonostante impegni assunti solo pochi giorni prima, avrebbero violato gli accordi presi personalmente.
Ritengo, però, che sarebbe auspicabile raggiungere un punto di equilibrio tra le esigenze dell’emittente, attenta a non essere strumentalizzata, ed il diritto degli ascoltatori a ricevere un ventaglio di posizioni e di ipotesi programmatiche quanto più ampio possibile. Viviamo un momento delicato, siamo alla vigilia di un’importante chiamata elettorale anche per la nostra città ed in questa ottica dare il massimo della trasparenza e delle informazioni sarebbe utile per tutti. Per questi motivi ho voluto, con questo intervento, lanciare l’auspicio affinché la radio possa riorganizzare servizi ed offerte informative, ampliando il quadro delle partecipazioni a quella parte della società, composta da forze politiche, associazioni, organizzazioni di categoria che possano dare un contributo alla riflessione sui temi più importanti per la nostra comunità. Lo faccio anche perché conosco bene l’idea di radio libera che Giovanni Nigro ha portato ad Eboli, a costo di grandi sacrifici personali e familiari, che l’intera comunità gli riconosce.