“Il Paterno” ( a cura di Raffaele Ciaglia)
Quartiere popolare di Eboli Aveva la sua antica destinazione agricola di piccole unità fondiarie contadine.Cominciò ad essere urbanizzata con insidiamento di casa popolari negli anni 60.Fino al 1953 conservò il baraccamento dell’8° armata inglese di occupazione nel 2° conflitto mondiale,e tale situazione era unita alla piu’ vasta area “S.Giovanni-Fontanelle,” dove prima del `1943,c’era stato un campo di casermette in legno del 100° Reggimento fanteria Esercito bombardato e distrutto dagli eventi bellici.Con la ricostruzione rinnovata, dagli inglesi,fu annessa anche la laterale e soprastante area,che prende il nome di Grataglia.L’insieme esteso nel versante sud-est della città.La sua denominazione toponomastica ha una duplice possibile origine genealogica -nella memoria popolare,il toponomo discende dal legame al “pater familias”:vado al terreno paterno(il volgo contadino così parlava di un bene ereditato dal padre,di poi diffusosi tra i praticandi la zona, -.Lo stesso toponomo può essere derivato dal francesismo,durante il decennio dell’occupazione francese(1816- 26).1 documenti d’archivio dicono,che la truppa di occupazione, avrebbe dovuto impiantare il campo del comandante,forse ufficiale “Paternò”,in area bassa paludosa.ma,a migliore a tavoletta al 25 mila dell’I.G.M.indica la zona anno 1940),con la parola accentata. Dal lato della situazione pratica,la contrada rurale,accosta all’abitato antico del paese,comincia dal ponte sul vallone Tirscelta preferì li posto antistante il rudere oggi emerso di “villa romana”.(si generò il locus Paterno) .An lato terminale : limite dei detti campi .All’origine includeva le proprietà: che lanna(al Pendino) e termina ai campi da gioco Bufano,
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