EBOLI. VICENDA ISES / CASA del PELLEGRINO Nessun danno erariale. Cala definitivamente il sipario su una “miserevole” vicenda montata ad arte dall’opposizione dell’epoca: La soddisfazione di Pierluigi Merola ex consigliere di maggioranza e presidente della commissione LL.PP., ambiente, urbanistica sicurezza e manutenzione
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EBOLI. VICENDA ISES / CASA del PELLEGRINO Nessun danno erariale. Cala definitivamente il sipario su una “miserevole” vicenda montata ad arte dall’opposizione dell’epoca: La soddisfazione di Pierluigi Merola ex consigliere di maggioranza e presidente della commissione LL.PP., ambiente, urbanistica sicurezza e manutenzione

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

VICENDA ISES / CASA del PELLEGRINO

Nessun danno erariale. Cala definitivamente il sipario su una “miserevole” vicenda montata ad arte dall’opposizione dell’epoca.

 

“La condotta tenuta dagli amministratori … non appare caratterizzata da un grado di colpa connotato dalla gravità, stante anche la finalità sociale esplicitamente perseguita”.

È sulla base di tali considerazioni che la Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale di Appello di Roma ha rigettato nel merito l’appello proposto dalla Procura Generale della Corte dei Conti della Campania avverso la sentenza di primo grado che già aveva dichiarato infondata la richiesta di risarcimento danni per l’importo di Euro 1.713.700,00 avanzata dalla competente Procura nei miei confronti confronti, in uno ai colleghi consiglieri comunali, all’ex Sindaco Massimo Cariello e alla giunta dell’epoca.

Anche in questo grado di giudizio è emerso chiaramente che l’affidamento diretto e temporaneo della struttura “Casa del Pellegrino” in favore dell’ex Ises, che erogava servizi socio-assistenziali, consentì all’epoca dei fatti di ovviare ad uno stato di emergenza che comportava un grave disagio per i numerosi disabili ospitati presso la medesima struttura e le loro famiglie.

Rivivo ancora oggi, non con poco trasporto emotivo, la seduta di Consiglio Comunale del 12 dicembre 2016 quando, in un momento difficile e a tratti drammatico per la nostra comunità ci determinammo per il trasferimento temporaneo dei pazienti ospiti dell’ex Coop. ISES presso la struttura del Centro polifunzionale “Casa del Pellegrino”.

È bene ricordare anche oggi, ai tanti dalla memoria corta, cosa si scatenò in città e che la vicenda giudiziaria, sia in sede penale che contabile, prese avvio in ragione di una serie di diffide, esposti e denunce poste miseramente in essere da un prete eterodiretto e supportato nella sua azione dalla parte politica che all’epoca era nostra opposizione e che oggi – ahimè – governa la Città.

L’ulteriore esito giudiziario della vicenda dovrebbe suggerire agli addetti ai lavori, che la cautela è la migliore misura da adottare quando ci si trova di fronte alla valutazione di vicende che intrecciano pubblica amministrazione e azioni giudiziarie.

Ancora un grazie sentito e doveroso voglio esprimerlo al collegio difensivo e, in modo particolare, alla collega avv. Stefania Vecchio che, anche in questa fase di appello, ha assistito me e altri colleghi consiglieri con dedizione ed estrema professionalità.

 

Se tornassi indietro rifarei tutto ciò che ho fatto all’epoca, restando dell’idea che amministrare voglia dire farsi carico delle problematiche della propria comunità con la consapevolezza di doversi assumere, talvolta, delle responsabilità non sono solo politiche.