Tratto da: Wikipedia Enciclopedia libera
L’Assunzione di Maria al cielo è un dogma di fede della Chiesa cattolica, secondo il quale Maria, madre di Gesù, al termine della sua vita terrena, andò in paradiso in anima e corpo. Questo culto si è sviluppato a partire almeno dal V secolo d.C., diffondendosi e radicandosi nella devozione popolare. Il 1º novembre 1950, papa Pio XII, avvalendosi dell’infallibilità papale, proclamò il dogma con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus con la seguente formula: «La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo»]. Queste parole volutamente non chiariscono se l’Assunzione di Maria sia stata preceduta o meno da sonno profondo o da morte naturale (Dormitio Virginis, espressione che in effetti può riferirsi sia ad un sonno che alla morte naturale): pertanto la Dormizione di Maria non è oggetto di dogma, mentre la sua glorificazione in corpo ed anima è parte integrante della fede della Chiesa cattolica. È una solennità celebrata il 15 agosto da tutte le Chiese cristiane (cattolici, ortodossi e non solo) che accettano questo articolo di fede e – corrispondendo per la Vergine a ciò che per gli altri santi è il dies natalis (transito) – costituisce la festa principale della Madonna, la solennità mariana per eccellenza dell’anno liturgico. Secondo una pia credenza, in questo giorno Dio elargirebbe agli uomini abbondanti grazie e benedizioni. Secondo questa tradizione, Maria, la madre di Gesù, terminato il corso della vita terrena, fu portata in Paradiso, sia con l’anima sia con il corpo, cioè fu assunta, accolta in cielo. L’Assunzione di Maria non implica necessariamente la morte (tesi della Dormizione), ma neppure la esclude. L’Assunzione, nel pensiero cattolico, è un’anticipazione della risurrezione della carne, che per tutti gli altri uomini avverrà soltanto alla fine dei tempi, con il Giudizio universale. È quindi differente dall’approdo in Paradiso riconosciuto ai vari Santi, i quali hanno raggiunto la beatitudine celeste solo con l’anima. Questo, tra l’altro, giustifica le numerose apparizioni di Maria nel corso del tempo in tutto il mondo, che la Chiesa cattolica, nei casi in cui le riconosce credibili, lo fa anche riguardo al fatto che la Madonna appare realmente in carne e ossa. Al riguardo, non è contraddittorio il fatto che Maria sia apparsa nei vari secoli e continenti con aspetto fisico differente: la Chiesa cattolica crede e professa che il corpo con cui i redenti vivono la beatitudine eterna è un corpo ‘glorificato’, e non lo stesso corpo con cui le persone conducono la loro esistenza sulla terra. Il corpo glorificato non è soggetto alla relativizzazione spazio-temporale né alla caducità così come a nessuna legge fisica.
La Chiesa professa che Maria è, con Gesù, l’unica persona in tutta la storia dell’umanità a essere ufficialmente riconosciuta assunta in cielo (quindi in corpo e anima) già ora, prima della seconda venuta del Cristo. Ciò è possibile perché Maria, secondo la Chiesa, è stata l’unica persona a essere preservata dal peccato originale che ha coinvolto tutta l’umanità. Per questo, la tradizione, e poi il dogma che ne è scaturito, dell’Assunzione di Maria sono in stretta connessione logica con i loro corrispettivi inerenti all’Immacolata Concezione, secondo cui appunto Maria fu preservata dal peccato originale alla sua nascita, anche qui unica con Gesù tra l’umanità post peccato originale, anche se la tradizione dell’Immacolata Concezione è successiva nel tempo rispetto a quella dell’Assunzione, e anche più elaborata e discussa teologicamente. Tuttavia, paradossalmente, il dogma dell’Assunzione di Maria è successivo a quello dell’Immacolata, anzi, è in ordine di tempo, l’ultimo dogma della Chiesa cattolica, essendo stato proclamato da Pio XII solamente il 1º novembre 1950, quasi un secolo dopo quello dell’Immacolata Concezione, proclamato da Pio IX nel 1854. Queste le parole di Pio XII, nella solenne proclamazione: «Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». Questo fatto non deve sorprendere: contrariamente al pensare comune, i dogmi più che essere imposizioni dall’alto ai credenti sono riconoscimenti e ufficializzazioni di credenze e tradizioni già diffuse nel seno della comunità della Chiesa; tra l’altro, spesso sono stati proclamati non per affermare un nuovo fatto di fede ma per difendere una tradizione già esistente da attacchi teologici ritenuti eretici. Riguardo all’Assunzione, l’antica tradizione, unanimemente accettata da parte della Chiesa cattolica, non necessitava di nessuna difesa, e quindi la relativa proclamazione del dogma è stata fatta solo nel XX secolo, sollecitata dalla pressione che la critica scientista moderna ha operato su tutti gli aspetti della fede cattolica. L’Assunzione di Maria è il quarto mistero della gloria nella devozione del Santo Rosario. Lo scritto più antico riferibile alla dottrina dell’Assunzione di Maria in cielo, è il Liber Requiei Mariae pervenutoci intatto in una traduzione in lingua etiopica[5][6][7], probabilmente del quarto secolo, può essere datato al più presto nel secolo ancora precedente. Le più antiche versioni del testo sono pervenute in alcuni manoscritti in lingua siriaca del V e VI secolo, ma probabilmente il testo etiope risale al IV. Altro testo antico sono i sei libri della dormizione[8], e le prime traduzioni a noi note sono diversi manoscritti in lingua sirica del 500-600, sebbene il testo presumibilmente risalga al quarto secolo. Statua dell’Assunzione, 1808 opera di Mariano Gerada, Għaxaq, Malta Sulla base di questi apocrifi cristiani, fu composto, a cavallo del sesto secolo, il De Obitu S. Dominae attribuito a san Giovanni il Teologo[12], identificato con l’autore dell’Apocalisse, composta nell’isola greca di Patmo e citato all’inizio dell’opera. Al contrario, una tradizione secolare della Chiesa cattolica e ortodossa ritiene san Giovanni il Teologo un titolo di san Giovanni apostolo ed evangelista, datando il libro dell’Apocalisse in modo coerente: san Giovanni apostolo ed evangelista detto il Teologo, cui a Patmo è consacrato un monastero dell’anno 1000. Il calendario romano contempla un unico santo. Per saperne di più sull’ Assunzione di Maria: https://it.wikipedia.org/wiki/Assunzione_di_Maria
https://www.youtube.com/watch?v=JGGMN5VXGss