EBOLI & EVENTI: MASSIMO GIUSTI DI UNIMPRESA ATTACCA L’AMMINISTRAZIONE
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EBOLI & EVENTI: MASSIMO GIUSTI DI UNIMPRESA ATTACCA L’AMMINISTRAZIONE

Comunicato Stampa
Unimpresa Area del Sele: «Sconcerto per la superficialità con cui si organizzano gli eventi. Noi di Unimpresa, restiamo dove siamo sempre stati: al fianco di chi investe nella nostra città». Il presidente dell’Associazione di categoria Massimo Giusti interviene in merito alla manifestazione International Street Food che si terrà dal 25 al 27 novembre, presso Piazza della Repubblica. «L’amministrazione comunale ha volontariamente deciso di infliggere un altro colpo, l’ennesimo, all’economia locale. In particolare questa volta – spiega Giusti-, a farne le spese saranno i ristoratori, i titolari e i gestori delle attività commerciali di somministrazione che si trovano nel centro cittadino. Sconvolgente quanto inspiegabile poi, è la posizione assunta da Confesercenti che ha appoggiato l’iniziativa dell’amministrazione comunale. La presentano come un format nazionale e internazionale. Non stiamo qui a contestare questo e nemmeno ne facciamo una questione di campanile. Confesercenti e l’amministrazione conoscono molto bene la situazione che sta vivendo questa città, ormai da tempo. Dovrebbero incoraggiare, appoggiare e supportare chi da anni sta investendo soldi, sudore e fatica qui e non altrove. Invece chiudono pacchetti frettolosi senza pensare alle conseguenze. Dicono che questo evento è capace di attrarre 50mila persone. Bene, benissimo. Vogliamo crederci. E’ stato fatto un piano traffico per accogliere e gestire un flusso così consistente? A me sembra che non si riesca a gestire nemmeno il traffico quotidiano che si crea all’uscita delle scuole. Perché non farla al Palasele, allora? Il posto perfetto per una manifestazione di questo tipo. La realtà è che non vi è alcuna programmazione né alcun interesse alla collaborazione tra le parti. Questa iniziativa è la testimonianza tangibile dell’incapacità di questa amministrazione che, colpo su colpo, ci sta ferendo a morte».