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La FP CGIL Salerno interviene a difesa del funzionamento e dei livelli occupazionali dell’ospedale di Eboli: “dopo il depotenziamento della Biologia Molecolare, si mette mano al funzionamento sulle 24 ore, 7 giorni su 7, del Centralino telefonico, di nuovo senza coinvolgere i sindacati”

today1 Marzo 2025

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Comunicato Stampa –

La FP CGIL Salerno interviene a difesa del funzionamento e dei livelli occupazionali dell’ospedale di Eboli: “dopo il depotenziamento della Biologia Molecolare, si mette mano al funzionamento sulle 24 ore, 7 giorni su 7, del Centralino telefonico, di nuovo senza coinvolgere i sindacati”.

 

In un nota indirizzata ai Direttori sanitario e ammnistrativo dell’ospedale di Eboli, dr Gerardo Liguori e dr Stefano Graziano, al Direttore Generale dell’ASL Salerno, ing. Gennaro Sosto, e per conoscenza al sindaco di Eboli, Mario Conte, la FP CGIL Salerno ha sollecitato un’urgente convocazione per un doveroso confronto tra le parti, intervenendo di nuovo sul depotenziamento della Biologia Molecolare e del Centralino telefonico presso il presidio di Eboli, reclamando il mancato coinvolgimento delle parti sociali. Difatti, dopo il depotenziamento del Laboratorio in materia di test infettivologici e di autoimmunità, l’allert sul futuro del presidio ebolitano è stato lanciato dai lavoratori del centralino interessati da una disposizione tesa a comunicare la loro rimozione dai turni notturni e festivi, e la ulteriore privatizzazione del servizio.

 

“Abbiamo ricevuto numerose doglianze da parte dei lavoratori del presidio di Eboli relativamente a comunicazioni non ufficiali tese alla riorganizzazione e depotenziamento, a partire dal prossimo mese di marzo, del lavoro e del funzionamento sulle 24 ore, 7 giorni su 7, del Centralino telefonico presso il P.O. di Eboli, sede di Pronto Soccorso e ganglio delle reti di emergenza e tempo dipendenti, ovvero Hub della rete Infarto Miocardico Acuto e Spoke della rete Ictus. Inoltre, il depotenziamento dei livelli occupazionali, che pure ne risulterebbe, sarebbe in parte compensato con ricorso a forme di privatizzazione del servizio” – scrivono Antonio Capezzuto e Massimiliano Voza, segretario generale e coordinatore Medici della FP CGIL Salerno, che evidenziano pure che – “Tali disposizioni, se confermate, non solo interverrebbero senza preventiva informativa sindacale, ma inciderebbero negativamente sia sulla cittadinanza che sui lavoratori del presidio, a cominciare dagli operatori del servizio. In buona sostanza, una situazione che aumenterebbe le preoccupazioni dei lavoratori sul futuro funzionamento e sui livelli occupazionali dell’ospedale di Eboli, tenuto conto pure del fatto che interverrebbe dopo il depotenziamento delle attività di Biologia Molecolare assegnate dal vigente atto aziendale all’omonimo reparto di Eboli, per il quale, a tempo debito abbiamo contestato il declassamento da unità dipartimentale a semplice, e oggi chiediamo che sia attuato almeno quanto statuito cioè: la Biologia Molecolare a Eboli deve funzionare!”

 

“Infatti, oltre gli esami di autoimmunità indispensabili ai reparti di Medicina e Nefrologia per l’attività di eccellenza in ambito reumatologico, la Biologia molecolare è imprescindibile per Pronto Soccorso, Pneumologia e Malattie Infettive, riferimento regionale per la tubercolosi, che necessitano pure delle tecniche per la “fast microbiology” (film array, PCR “Real Time” ecc), che, se eseguite in loco, danno risposte rapide, entro le due ore, indispensabili per diagnosi precise e per limitare il contagio intra ospedaliero di Covid, Tubercolosi, Meningite e altre malattie infettive” – chiosano i due sindacalisti.

Scritto da: Marco Naponiello

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