Ancora polemiche per i seggiolini antiabbandono diventati obbligatori in auto per genitori distratti che rischiano di dimenticare i figli all’interno. Altroconsumo, l’associazione italiana di consumatori senza fini di lucro, denuncia i dispositivi già in commercio che non sarebbero a norma per il dispositivo sonoro e l’omologabilità. Secondo le caratteristiche elencate dalla norma il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente, senza alcuna azione da parte del conducente. Altroconsumo avverte: “Oggi in commercio non c’è alcun sistema che abbia entrambe queste caratteristiche, ovvero che sia approvato dalla casa produttrice dei seggiolini e, allo stesso tempo, non preveda alcuna azione per attivarsi”. Inoltre “non è chiaro se, ad esempio, la necessità di attivare il bluetooth sul telefonino sia da considerarsi un’azione volontaria attiva”.
Omologabilità. Altra questione spinosa. L’associazione sottolinea che sui seggiolini omologati secondo la norma ECE R44 – che classifica in base al peso del bambino – “non possono essere montati cuscinetti o altri prodotti. Quindi, fatta eccezione per i prodotti della stessa marca del seggiolino, tutti i dispositivi con sensore di peso da mettere sotto la seduta del bambino non dovrebbero essere utilizzati”. Per quel che riguarda invece la norma ECE R129, relativa all’altezza dei bambini, “definisce chiaramente le misure del prodotto, quindi l’utilizzo di sistemi antiabbandono con cuscinetto, modificando tali misure, modifica di fatto delle caratteristiche di omologazione non rispettando quanto previsto dall’allegato A punto 2 lettera b del decreto 122 del 2019”.