FOTO E ARTICOLO TRATTI DA:
di Erasmo Venosi
Un oceano di “verità”. Io assumo come fonti l’ Organizzazione Mondiale della Sanità , Istituto Superiore di Sanità , Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie ( ECPP) , riviste scientifiche come Nature e Nature Medical e biorXiv archivio di articoli scientifici non ancora pubblicati e soggetti a “ revisione tra pari” , dedicati alla biologia e alle scienze della vita. Non dimentico Popper “ Tutta la conoscenza rimane fallibile, congetturale (…) La scienza è fallibile perché la scienza è umana”. Nell’articolo ho riportato due link uno di OMS e riguarda un report recentissimo dalla Cina e un altro dalla National Science Review di Pechino. E’ scritto nel Report dalla Cina : “
l’approccio di Pechino per contenere la rapida diffusione di questo NUOVO patogeno respiratorio ha cambiato il corso di un’epidemia mortale e in rapida ascesa. Di fronte a un virus SCONOSCIUTO , la Cina ha lanciato forse lo sforzo più ambizioso, agile e aggressivo di contenimento della malattia nella storia: l’uso rigoroso di misure non farmaceutiche per contenere la trasmissione del virus COVID-19 in molteplici contesti fornisce lezioni vitali per la risposta globale (…..) gran parte della comunità globale NON E’ ancora pronta, nella mentalità e materialmente, ad attuare queste misure. Eppure sono le uniche efficaci: la sorveglianza estremamente proattiva per rilevare immediatamente casi, diagnosi molto rapide con isolamento immediato dei casi, monitoraggio rigoroso e quarantena dei contatti stretti”.
Nell’incontro di mercoledì scorso con i media il Segretario Generale di OMS ha detto “ Questa epidemia può essere respinta, ma solo con un approccio collettivo, coordinato e globale che coinvolge l’intero meccanismo del governo. Chiediamo a tutti i paesi di agire con rapidità, portata e determinazione chiara. Sebbene continuiamo a vedere la maggior parte dei casi in una manciata di paesi, siamo profondamente preoccupati per il numero crescente di paesi che segnalano casi, in particolare quelli con sistemi sanitari più deboli. Tuttavia, questa epidemia è una minaccia per ogni paese, ricco e povero”