Si ripropone ciclicamente un’anomalia tutta italiana, ovvero il garantismo contro il giustizialismo! Ora senza scendere nei dettagli costituzionali e dei codici sia di rito che sostanziali del nostro ordinamento, ad un esame meramente discorsivo, per anni questi due sotto-partiti di pensiero, si sono affrontati l’un contro l’altro armati in ogni dove.
In effetti, per oltre un quarto di secolo dalla caduta della Prima Repubblica, la voglia di manette è stata una costante di alcuni partiti per distruggere gli avversari politici, allo stesso tempo però sorgevano dubbi da parte dell’opinione pubblica e di alcune commendevoli menti pensanti giuridiche, a cui tutto questo tintinnare di ferraglia potesse dare luogo a forzature , quasi dei colpi di Stato silenziosi, da romanzo di distopia sociale, in danno di quello che dovrebbe essere uno Stato Di Diritto, in specie nella nostra Patria considerata dal mondo intero un esempio storico di cultura giuridica .
La contrapposizione tra giustizialisti e garantisti dunque, si acclara a livello nazionale come in quello locale, forse perché ci si aspetta invano, una pulizia interna da parte della politica che non si è mai avverata, e di contro si spera nella funzione di supplenza della Magistratura, la qual cosa non è proprio da auspicare, a cagione del fatto che si finirebbe per delegare troppo potere ad un Ordinamento dello Stato a discapito del potere riflesso della volontà popolare, e quindi si finirebbe per aggravare un sentimento generale intorno a quella che viene vista come un patologia democratica.
Detto questo e scusandoci con il gentile lettore, postiamo due articoli di qualche tempo fa, auspicando che questi possano essere di ausilio per far crescere una conoscenza ed una consapevolezza sull’argomento al fruitore, e di riverbero consentire un’informazione più acconcia al momento storico.