ITALIA BOLLETTINO COVID: NIENTE SEGNALI DI MIGLIORAMENTO
Covid Italia

ITALIA BOLLETTINO COVID: NIENTE SEGNALI DI MIGLIORAMENTO

FONTE:

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/11/05/covid-brusaferro-percorso-e-condiviso-con-le-regioni_f814d7f8-d9d8-426a-835d-bc5579a9c898.html

Covid: Rezza, 34.500 casi, 445 morti. Rapporto tamponi oltre 10%

Dati di oggi non sono un buon segnale. 99 in terapia intensiva

“L’aggiornamento sui dati di oggi non va bene , con 34.500 casi, non è un buon segnale anche perchè la percentuale di tamponi positivi supera il 10%. Anche i decessi 445, sono molti. Circa 220 mila tamponi, 99 in terapia intensiva. Nei giorni scorsi la situazione sembrava essersi stabilizzata pur tenendo conto della variabilita quotidiana ma il dato di oggi ci dice che sembra che globalmente ancora il virus corre e frenarlo è necessario”. Lo ha detto il direttore Prevenzione Gianni Rezza alla conferenza stampa del ministero della Salute.

“Oggi siamo in una fase di transizione in cui ci sono delle ricrescite e bisogna intervenire per riportare la curva in una fase piu controllata”. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro nella conferenza stampa al ministero della Salute per illustrare gli indicatori che hanno portato all’ordinanza di ieri del ministro Roberto Speranza relativa alle Regioni

“L’ aggiornamento dei nuovi dati avverrà nelle prossime ore. il percorso è condiviso e vede attori le regioni, il cts, il ministero”, ha aggiunto  Brusaferro, secondo il quale gli obiettivi saranno

diversificati in funzione della fase. “Siamo in una fase di transizione e rimodulazione in cui ci sono delle ricrescite su cui bisogna intervenire per controllare la diffusione, riportandola a valori più labili o a velocità più controllata in modo tale da poter affrontare i prossimi mesi”, ha aggiunto Brusaferro.

“Si lavora su indicatori come incidenza, Rt, occupaziune posti letto: se c’è un regione con apparentemente pochi casi e ha alta occupazione terapie intensive, quella è una regione in sofferenza . Sono dati che vanno letti nella loro interezza. Dati che fanno riferimento a incidenza, Rt e resilienza”, ha detto il direttore Prevenzione del dicastero della Salute Gianni Rezza alla conferenza stampa.

Dopo 14 giorni – ha aggiunto Rezza – ci potrà essere una descalation per le regioni, cosi come se nella prossima cabina di regia ci fossero situazioni diverse, altre regioni potrebbero diventare rosse. Inoltre il sistema non è così rigido e c’e’ la possibilita di fare zone rosse anche in una regione che non è rossa.