Oggi scioperano i dipendenti pubblici. Lo sciopero e’ un diritto sacrosanto. Questa volta pero’ ( mi attirero’ un sacco di critiche ) davvero non lo capisco. Certo, rinnovi contrattuali, poche risorse proposte dal governo , ma resto convinto che ci si salva tutti assieme. Nessuna lotta o scontro tra diversi soggetti e categorie ma credo che l’urgenza vada rivolta verso le piccole imprese che sono quelle che piu’ stanno pagando e pagheranno i disastri della crisi Covid. Imprese con uno, due dipendenti, spesso familiari, del commercio, dei servizi che si stanno indebitando per non mandare i lavoratori a casa. Rischio usura per queste attivita’ . Cassa integrazione, piccoli ristori sono stati solo pannicelli per far passare qualche settimana ma i problemi sono tutti sul tavolo ed esploderanno ancora di piu’ nei prossimi mesi quando finira’ il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione.
Ecco anche qui i Comuni , come il nostro, assieme ai provvedimenti governativi potranno svolgere il loro ruolo.
Nella nostra citta’, per esempio, subito dopo la elezione della nuova amministrazione ( sono scelte che puo’ fare solamente una amministrazione democraticamente eletta ) una totale o sostanziale riduzione per un anno di tutte le tasse di competenza comunale.
Nessuno si salva da solo e tutti assieme dobbiamo risollevare la nostra citta’.
Non possiamo correre il rischio di vederla ancora piu’ desertificata senza attivita’, senza negozi, senza servizi.
Invece di ” cucinielli ” tipo vado con quello piuttosto che con un altro questo dovremmo chiedere tutti assieme a chi si vorrebbe candidare alla guida della nostra citta’.
Come vuoi risolvere i problemi vecchi e nuovi ? Che vuoi fare di innovativo ? Chi vuoi aiutare ? Come vuoi stimolare la nostra economia ?
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