POLEMICA ACCESA SULLA NECESSITA’ DELLE GRANDI OPERE
Il rapporto corretto, equidistante che dovrebbe caratterizzare istituzioni pubbliche, associazioni, cittadini confligge con il modus operandi di soggetti, che con le loro dichiarazioni di parte concorrono a quel processo di frammentazione e conflitto che non devono appartenere alla quotidianità di una comunità cittadina. Il presidente di una associazione come l’ANFI (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia), di una città che ha tra i suoi simboli la Medaglia d’Oro Maresciallo Maggiore della Guardia di Finanza Vincenzo Giudice, pur consapevole del dramma che stanno vivendo 120 famiglie, le quali saranno oggetto di esproprio per la infrastruttura alta velocità, si trasforma in tifoso, rinunciando consapevolmente a quel ruolo di equidistanza che dovrebbe avere un presidente di una associazione come l’ANFI. Sia chiaro che non si confuta la libera convinzione che l’infrastruttura sia da farsi o no ma la partigianeria di un soggetto che è presidente di una importante associazione con visibilità nazionale, il quale con le sue iniziative, nei cui post sui social compare anche con i vessilli della Guardia di Finanza, non si pone in maniera consona ed equidistante da punti di vista e interessi lesi di una parte dei cittadini ebolitani.
