«Oggi la radio inglese ha detto che i Tedeschi, quando dovettero abbandonare Salerno, la saccheggiarono. Portarono via anche i mobili, o li distrussero, forse per farne legna da ardere. Chi sa che è avvenuto della mobilia di casa mia. Quanti stenti per farla! Se la troverò intatta, dovrò ringraziare Iddio per tutta la vita». Carlo Carucci
La Seconda guerra mondiale è stato un pezzo di Storia che va raccontato per non dimenticare. E chi meglio di chi l’ha vissuto può farlo? Il cav. Giuseppe Barra, con il prezioso aiuto di Michele Cicatelli, ha recentemente pubblicato il libro La battaglia di Salerno vista dalla borgata Valle di Olevano sul Tusciano, di Carlo Carucci. Un diario che lo scrittore, insegnante, scrisse 79 anni fa e che ci racconta l’orrore della guerra in un popolo già provato, deluso, arrabbiato.
La grotta di San Michele Arcangelo, sita in Olevano sul Tusciano, ha contenuto più di tremila persone in quel periodo: famiglie intere a contatto con le malattie, con il freddo, con la difficoltà a mangiare; cose che noi oggi, riusciamo solo ad immaginare. Per non parlare delle vittime, 19 a Olevano sul Tusciano, e tantissimi feriti. Gli artigli della guerra toccarono Battipaglia, Eboli, Bellizzi, Campagna, e altri comuni limitrofi con efferatezza… e mentre si legge, una morsa allo stomaco attanaglia il lettore, perché sa che questo non è un libro di fantasia. A fine testo, il dott. Michele Cicatelli riporta la storia di Thomas Pastorino, l’olevanese che partecipò all’Operazione Avalanche e anche l’elenco delle vittime civili olevanesi del 14 settembre 1943.Un libro che deve essere letto per smuovere le coscienze e ricordare. Perché senza ricordo non c’è umanità.
Giovanna Iammucci