2 APRILE: Giornata mondiale dell’autismo
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2 APRILE: Giornata mondiale dell’autismo

TRATTO DA: https://giornatamondiale.it/evento/giornata-mondiale-dell-autismo/?instance_id=2816

Il 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, voluta dall’Onu.

L’Autismo è una patologia psichica che, solo in Italia, coinvolge circa 550.000 persone e in Europa 5 milioni, questo almeno si presume per difetto perché non ci sono dati esatti.

Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) con una una ricerca sulla diffusione dell’autismo negli Stati Uniti ha comunicato che ne sarebbe affetto un bambino su ogni 88 che ne nascono. Di fatto se mai questo può essere un dato per far comprendere l’ entità  del fenomeno, significherebbe che negli Stati Uniti ci sono più bambini autistici che affetti da diabete, AIDS, cancro, paralisi cerebrale, fibrosi cistica, distrofia muscolare e sindrome di Down messi insieme.

Cos’è l’Autismo?
L’autismo è un insieme di condizioni eterogenee del neurosviluppo caratterizzate dall’insorgenza precoce di difficoltà  nella comunicazione sociale e nei comportamenti ed interessi che risultano insolitamente ristretti e ripetitivi.

L’incidenza dell’autismo sta drasticamente aumentando col passare degli anni; la prevalenza nella popolazione mondiale è di circa l’1%, un bambino su 100.
L’autismo causa condizioni estremamente problematiche di vita sia per il paziente che per tutta la sua famiglia. Colpisce maggiormente maschi rispetto alle femmine e più del 70% degli individui presenta condizioni concomitanti di comorbidità .
Le persone affette da autismo hanno profili cognitivi atipici; sono, infatti, alterate la cognizione e la percezione sociale, vi è una disfunzione esecutiva ed un atipico processo di elaborazione percettiva e delle informazioni.

La genetica ha un ruolo chiave nell’eziologia dell’autismo in concomitanza con fattori ambientali precoci che agiscono in maniera evolutiva.
E’ necessario che la valutazione diagnostica sia multidisciplinare e basata sull’analisi dello sviluppo; la diagnosi precoce è essenziale per attivare strategie d’intervento precoce.
Gli interventi comportamentali precoci, personalizzati e finalizzati possono migliorare la comunicazione sociale e ridurre l’ansia e l’aggressività . I farmaci possono ridurre i sintomi di comorbidità , ma non migliorano la comunicazione sociale.

E’ cruciale la creazione di un ambiente di supporto che accetti e rispetti che il soggetto con autismo è differente.