Ace Of Blues di Angela Strehli
Ultimamente sto viaggiando molto in treno per lavoro e finalmente ho ritrovato il tempo per riaprire alcuni libri che avevo trascurato.Le mie letture sul blues non mancano mai di emozionarmi.Sono le bellezze che scopri quando coltivi una vera passione.Mentre le rotaie impetuose attraversano al campagna Emiliana,il tempo nelle insonorizzate carrozze sembra scorrere lento. Il sottofondo ,negli auricolari, della magica chitarra di Lonnie Johnson completano lo scenario.Un viaggio nel viaggio verso le origini dei primi locali dove si suonava il Blues.Si chiamavano Juke Joint.Bettole, con strutture spesso precarie,dove gli
Afro-Americani si riunivano per alleviare le loro fatiche ascoltando musica e bevendo.Da qui è passata gente come Robert Johnson ,Son House e Skip James .Col tempo i Juke Joint sono diventati Club, con attrezzature moderne e strutture più sicure.Da sempre trampolino di lancio di molti artisti.Basta pensare ai locali di Bourbon Street a New Orleans,al più storico Theresa’s Lounge di Chicago fino al Club Antone’s di Austin in Texas.Ed è proprio da quest’ultima leggendaria location che voglio partire.Uno storico locale che ha visto la presenza di generazioni di musicisti, dato i natali ad un certo Stevie Ray Vaughan e in tempi più recenti a Gary Clark Jr. Musa indiscussa e anche co-fondatrice: Angela Strehli.Un’artista che con la sua musica e la sua voce ha incantato e tracciato un percorso fatto di successi e di grandi amicizie.Devo ammette che non conoscevo bene questa signora del Blues e me ne faccio una grande colpa.Vi giuro,però, che ho rimediato.La Strehli con le sue settanta primavere è tornata dopo diciassette anni con un disco che solo a guardare la copertina e sfogliare il libretto è una goduria. Ace Of Blues è un album di cover decisamente selezionate. Brani di musicisti con i quali Angela Strehli a collaborato in vari momenti della sua carriera,comprese le esibizioni al Club Antone’s. Brani di Elmore James,Muddy Waters,Chuck Berry,Otis Rush,Jimmy Red,Howwlin’ Wolf,Little Milton ed altri ancora.Bastano solo questi nomi per rendersi conto della qualità di questo lavoro.Niente stravolgimenti vari,ma la chiara intenzione di mantenere intatta l’ossatura originale dei brani.In fondo che bisogno c’era?Bastano la sua voce,i suoi fraseggi e il prestigio di una donna che ha dedicato molti anni della sua vita al Texas Blues.Molti dischi di cover spesso non hanno un’anima,rappresentano il nulla in assoluto per dare spazio solo all’aspetto commerciale.Ace of Blues è amore per la musica , affettuosa deferenza e riconoscenza verso coloro che hanno scritto pagine indelebili del Blues.Queste non sono parole di circostanza,perchè basta ascoltare SRV per confermare quanto scritto.Una semplIce ballata dedicata a Stevie Ray Vaughan (SRV),indiscussa icona del Club Antone’s e suo grande amico di sempre.La foto nel libretto, che immortala l’abbraccio tra i due la dice tutta.Se poi nel contemplare l’immagine in sottofondo ci mettete SRV,fate attenzione alle forti emozioni.
Gianfranco Piria per Co-Municare
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Ace Of Blues di Angela Strehli: recensione a cura di Gianfranco Piria
- 13 Febbraio 2023