“Le verifiche della Corte dei Conti sulle cure riabilitative a pazienti poi deceduti deve farci riflettere sulla gestione della sanità in provincia di Salerno e sulla sua permeabilità a potenziali truffe”. Ad affermarlo è Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega, che commenta così gli accertamenti chiesti dalla magistratura contabile su oltre 10 anni di prestazioni domiciliari a carico di 2.700 malati dal Nord al Sud della provincia.
“Dai controlli già eseguiti dall’Asl emergono particolari inquietanti – aggiunge Tommasetti – In un contesto come il nostro, dove numerosi utenti sono costretti ad attese estenuanti per ricevere le prestazioni di cui hanno bisogno e diritto, scoprire che allo stesso tempo vengono erogate cure a pazienti già deceduti, è davvero inconcepibile. E non è confortante la notizia di falle nel sistema di fatturazione dell’Asl, che agevolano i raggiri”.
Per il consigliere regionale “è doveroso ribadire la nostra solidarietà agli operatori che ogni giorno fanno il loro lavoro tra mille sacrifici. Tolleranza zero, invece, per chi lucra sui pazienti fragili. Ma soprattutto va predisposto un sistema in grado di tenere separate cure e affari, specie in casi come questo dove si configura un possibile danno erariale”.