Capaccio. “Nutraceutica di qualità: i passi per arrivare ad una formula innovativa e di successo”
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Capaccio. “Nutraceutica di qualità: i passi per arrivare ad una formula innovativa e di successo”

Docenti convegno scientifico

CONVEGNO MEDICO-SCIENTIFICO

“Nutraceutica di qualità: i passi per arrivare ad una formula innovativa e di successo”

 

 

Capaccio Paestum (Sa), 24 gennaio 2025

 

Ricerca scientifica e medicina a confronto sul ruolo dell’innovazione e della sostenibilità nello sviluppo di integratori alimentari, nutraceutici e dispositivi medici.

Presso la sala conferenze del Savoy Hotel & Spa di Paestum, docenti universitari, ricercatori ed esperti di medicina e farmacia si sono confrontati sul tema della ricerca & salute, con l’obiettivo di esplorare come la qualità del nutraceutico possa essere garantita attraverso test pre-clinici, clinici e processi innovativi.

Al convegno, organizzato nell’ambito della convention annuale da Anvest Health Spa SB, (impresa italiana leader nella ricerca e produzione di soluzioni nutraceutiche per la salute ed il benessere, con il brand Laboratori Nutriphyt) e moderato dal Dott. Gianni Luccheo (R&D Manager), hanno partecipato insieme ai ricercatori di Anvest Research: il prof. Pasquale del Gaudio dell’Università degli studi di Salerno, il prof. Giancarlo Tenore dell’Università di Napoli Federico II.

A seguire, un intervento della prof.ssa Clara Bassano (docente UNISA e direttore scientifico dell’Osservatorio sui Parchi e le aree protette del Mezzogiorno) sul valore del binomio salute-tutela ambientale.

 

“I cambiamenti multifattoriali che minacciano la salute mondiale -il commento del dott. Ernesto Alfieri- richiedono un approccio strategico e mirato fin dalla fase di testing, fondamentale ai fini della sicurezza dei prodotti naturali impiegati per il trattamento delle patologie e per una stima del loro valore qualitativo.

Le cardiopatie, gli ictus, le malattie metaboliche, le neurodegenerative e altre patologie croniche, ad esempio, vanno sempre più gestite attraverso un approccio terapeutico multifattoriale, farmacologico e nutraceutico, pertanto nella gestione e nella governance del processo di cura da parte del medico, diventa fondamentale che informazioni e garanzie di qualità siano il risultato di accurate sperimentazioni pre-cliniche”.

 

Sviluppare soluzioni nutraceutiche e farmaci richiede conoscenza, risorse umane e tecnologiche, componenti di un processo virtuoso, in cui è indispensabile la cooperazione tra imprese ed università.

 

“Gli studi preclinici -ha aggiunto il prof. Pasquale Del Gaudio, docente del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno- forniscono informazioni sui meccanismi d’azione, sulla loro efficacia e sugli eventuali effetti. Essi passano da percorsi strutturati, gestiti da figure impegnate costantemente in attività richiedenti attenzione, professionalità e competenza.

La nostra esperienza con Anvest è virtuosa in quanto strutturata su progetti di ricerca condivisi che vedono ancora oggi protagonisti ricercatori e studenti attivi presso laboratori universitari del dipartimento Farmacia. Questa cooperazione ha già prodotto soluzioni innovative come ad esempio la Flogomicina, tecnologia brevettata sulla disgregazione del biofilm”.

 

“I percorsi di sperimentazione pre-clinica -spiega il prof. Gian Carlo Tenore, docente di Chimica degli Alimenti dell’Università Federico II- sono per loro natura complessi. È frequente ad esempio la necessità di ripetere la sperimentazione su una formula diversa rispetta a quella di partenza. Tempo e confronto continuo sono fondamentali, ma il valore degli studi può andare oltre il singolo progetto di ricerca. Alcuni dei test valutati in fase pre-clinica, sono trasferibili concettualmente a processi fisiologici e gettano i presupposti per futuri studi clinici”.

 

La salute di ogni individuo e dell’ecosistema in cui viviamo è strettamente collegata. Cultrice di questo concetto definito “One health” è la prof.ssa Clara Bassano, docente del Dipartimento Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno e Direttore scientifico dell’OPM. “Interessarsi all’interconnessione tra la salute di umani, animali, piante e ambiente -sottolinea la prof.ssa Bassano- significa salvaguardare il benessere attuale e futuro. L’ Osservatorio sui Parchi e le aree protette del Mezzogiorno intende indagare e supportare la realtà operativa dei parchi e delle aree protette, soffermandosi soprattutto sulla capacità di valorizzare le competenze multidisciplinari, creando nuove sinergie dei saperi, promuovendo l’interazione con il mondo della cultura, delle imprese e delle istituzioni e con la società”.

 

Nel corso dei lavori, Anvest Health Spa SB, rappresentata dall’AD Alessandro Sacrestano, ha presentato il piano di investimenti e azioni benefit 2025.

“Sarà un anno -ha annunciato il dott. Alessandro Sacrestano- caratterizzato da nuovi progetti di ricerca, dallo sviluppo del mercato estero e da un parallelo impegno sociale in sinergia con fondazioni ed associazioni benefiche. Innovazione, sviluppo economico e solidarietà camminano di pari passo”.

Docenti convegno scientifico Docenti convegno Scientifico

Professoressa Chiara Bassano

Professore Alessandro Sacrestano