Cava dei tirreni: i servizi sociali sono al collasso proclamato lo stato di agitazione da parte delle sigle sindacali
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Cava dei tirreni: i servizi sociali sono al collasso proclamato lo stato di agitazione da parte delle sigle sindacali

OGGETTO: DICHIARAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE E RICHIESTA TENTATIVO PREVENTIVO DI CONCILIAZIONE

Le scriventi Segreterie Territoriali, a seguito del mandato ricevuto dai lavoratori nel corso dell’Assemblea tenutasi il 26 settembre u.s., che ha determinato la nota del 30/09/2024 “Richiesta incontro urgente – Grave carenza organico-strutturale dei Servizi Sociali”, tutt’ora rimasta inevasa, alla luce degli impegni assunti in Prefettura (cfr. verbale Prefettura prot. n.16281 del 02.02.2023) e degli impegni assunti dalla parte politica (cfr. confronto sindacale del giorno 08/05/2024), documentazione rimessa tutta in allegato per completezza, con la presente proclamano

LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE ASSEGNATO AI SERVIZI SOCIALI E ALL’UFFICIO DI PIANO.

Nel merito si evidenzia che, dal confronto con i lavoratori, è emersa la forte esigenza di porre in essere un’immediata mobilitazione che rappresenti la gravissima situazione che si registra ormai da troppo tempo presso i Servizi Sociali del Comune di Cava de’ Tirreni, considerate le gravissime difficoltà che i dipendenti assegnati ai Servizi Sociali/ Ufficio di Piano stanno fronteggiando per far fronte alle innumerevoli richieste dei cittadini in stato di bisogno, alle continue sollecitazioni da parte degli Enti del Terzo Settore per i notevoli ritardi accumulati nelle procedure amministrative, al rischio di stress da lavoro correlato, a cui sono sottoposti i lavoratori che da quasi due anni svolgono la propria attività lavorativa con lo stesso carico di lavoro a loro attribuito in costanza di full-time. È incontrovertibile, infatti, che dalla instaurazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, seppur part time, lo stesso è stato svolto, fin da subito, con le modalità del rapporto full time (fino a dicembre del 2022), essendo stata reiterata un’atipica estensione dell’orario di lavoro, senza soluzione di continuità, in forza di stabili e strutturati finanziamenti contemplati nella previsione programmatica di carattere nazionale e regionale per il Piano di Zona.

 

 

 

 

I dipendenti, già da tempo, hanno formalizzato richiesta di trasformazione del rapporto di lavoro da part time a full time, richiesta emersa già durante il confronto in Prefettura del 02.02.2023 in cui l’Ente espresse la necessità di attendere che il valore soglia rientrasse nelle misure previste dalla legge, impegnandosi nel finalizzare la procedura di stabilizzazione full-time, stante i fondi strutturali, il Fondo di Solidarietà Comunale, che permetterebbero all’ente di procedere nella direzione indicata, utilizzando fondi etero finanziati.

Allo stato attuale, nonostante il valore soglia sia rientrato nelle misure previste e gli impegni assunti dall’Amministrazione locale in Prefettura, i livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) sono ben al di sotto di quanto previsto dalla legge, atteso che le Assistenti Sociali assunte full time sono 5 (2 full time e 6 part time), di cui 1 svolge incarico di E.Q. del III Settore e 1 svolge funzioni programmatiche, gestionali e amministrative a supporto dell’Ufficio di Piano, pertanto l’attuale rapporto delle Assistenti Sociali per la presa in carico dei bisogni dei cittadini è di 1 ogni 16.600 abitanti, ben lontano da quanto previsto dalla normativa vigente (1/5000 – 1/4000). Al fine di garantire la reale fruizione dei Leps, risulta altresì necessario il supporto dei funzionari amministrativi per la programmazione, la gestione e la realizzazione dei finanziamenti relativi alle aree di intervento di competenza dell’Ufficio di Piano, che ad oggi è pari a 1,50 dipendenti.

Atteso che lo stato d’animo che pervade gli operatori dell’Ente ha raggiunto livelli preoccupanti, rilevato l’assenza di riscontro da parte dell’Ente ai numerosi e vani tentativi di incontro, volendo peraltro ricordare le delicate funzioni che i lavoratori sono tenuti a svolgere quotidianamente, si richiede, ai sensi della Legge n. 146/90 e s.m.i. e delle norme contrattuali di comparto in materia, un’urgente convocazione delle Parti per esperire la procedura di raffreddamento dei conflitti, al fine di ristabilire condizioni lavorative accettabili e di instaurare un necessario clima di distensione all’interno dell’Ente.

Si evidenzia che in ottemperanza del combinato disposto dalla L. 146/90 e dalla L. 83/2000, esperito il tentativo di conciliazione, ovvero decorso inutilmente il tempo indicato dalla normativa contrattuale, le scriventi OO.SS. potranno procedere alla proclamazione delle iniziative ritenute necessarie, non esclusa relativa astensione dal lavoro.

Confidando in un V/s opportuno riscontrosi approfitta dell’occasione per porgere,

Distinti Saluti.

 

 

Segreteria Provinciale FP CGIL

f.to Alfonso Rianna

Segreteria Provinciale CISL FP

f.to Vincenzo Della Rocca

Segreteria Provinciale UIL FPL

f.to

Filomena D’Aniello