Il nuovo tracciato dell’alta velocità proposto da Rete Ferrovie Italiane e dal Governo preoccupa l’Amministrazione comunale. E non solo quella di Eboli.
Con l’apertura del Dibattito Pubblico, con il primo incontro tenutosi nell’aula Magna del Giustino Fortunato giovedì scorso, alla presenza dei tecnici di RFI e del Professor Roberto Zucchetti, l’Amministrazione comunale ha finalmente avuto un confronto sul lotto 1A che dovrebbe collegare Battipaglia con Romagnano al Monte.
Nel corso della discussione, con una dettagliata relazione, sono stati posti ad RFI ben 34 quesiti per i quali è stata richiesta risposta scritta (la relazione ed i quesiti sono visibili sia sulla pagina Facebook dell’Ente che sul sito istituzionale), riconducibili a cinque importanti questioni:
- rassicurazioni sulla realizzazione del lotto 0 che da Salerno arriva a Battipaglia, per evitare di realizzare un tratto di Alta Velocità nel nostro territorio scollegato da Salerno e Napoli e, quindi, dal resto del Paese;
- chiarimenti sulla scelta del tracciato che corre lungo l’autostrada e sul perché non si è preferito utilizzare la dorsale tirrenica, lungo la via ferrata già esistente da Battipaglia a Reggio Calabria;
- preoccupazione dell’impatto dell’opera su abitazioni, terreni ed opifici, con richiesta espressa di spostare il tracciato più a SUD dove vi sono minore interferenze;
- necessità di prevedere nella piana del Sele una stazione a servizio di cittadini e imprese, affinché l’opera sia di reale utilità per una vasta comunità ed il settore trainante dell’agroalimentare;
- necessità di collegare l’Alta Velocità con le linee ferroviarie esistenti, compresa la linea metropolitana, e programmare lo sviluppo della nuova linea Eboli-Calitri-Metaponto.
In attese delle risposte di RFI, considerato quanto emerso nel corso del dibattito, l’Amministrazione mantiene alta l’attenzione a tutela del territorio e di tutti gli ebolitani.
Unitamente a tutti i sindaci del territorio interessato dal tracciato, anche il nostro ente ha chiesto al CUGRI (Consorzio Interuniversitario per la Previsione e Prevenzione Grandi Rischi) una relazione dettagliata che evidenzi l’impatto ambientale per il territorio e individui un diverso tracciato che non preveda abbattimenti.
L’ufficio Urbanistica dell’ente, d’altro canto, ha già inviato ieri le proprie osservazioni al Ministero della Transizione ecologica, che dovrà esprimere il via libera alla valutazione ambientale dell’infrastruttura, evidenziandone i rischi e l’impatto negativo sul nostro territorio e, conseguentemente, ha chiesto il rigetto dell’attuale previsione e la modifica del tracciato. Anche queste osservazioni saranno pubblicate sul sito web.
Sin qui gli atti ufficiali prodotti che testimoniano come l’Amministrazione comunale, preoccupata che l’opera non arrechi alcun beneficio per cittadini e imprese, si stia impegnando per tutelare i proprietari di case, terreni ed opifici, destinati dal tracciato proposto ad essere abbattuti, ben consapevole che il valore di una casa o di un opificio non è solo quello di mercato, ma è frutto di sacrifici, di emozioni e valori non convertibili in denaro.
L’alta velocità per i cittadini e l’alta capacità per le merci sono imprescindibili per un futuro sviluppo del territorio e devono essere volano di crescita per l’economia del sud, ma ciò potrà avvenire solo con la condivisione dei territori su cui vanno ad incidere.
Progetti calati dall’alto, dunque, senza che le comunità interessate ne ricavino alcun vantaggio, non saranno avallati. Per questi motivi condivideremo con i cittadini tutte le prossime iniziative.
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https://comune.eboli.sa.it/contenuti/1311474/dibattito-pubblico-alta-velocita-salerno-reggio