EBOLI. GERARDO ROSANIA:QUALE FUTURO PER L’ OSPEDALE SE L’ A.S.L. RIDUCE IN SOFFERENZA ANCHE LE ECCELLENZE CHE CI SONO ?
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EBOLI. GERARDO ROSANIA:QUALE FUTURO PER L’ OSPEDALE SE L’ A.S.L. RIDUCE IN SOFFERENZA ANCHE LE ECCELLENZE CHE CI SONO ?

EBOLI. GERARDO ROSANIA:QUALE FUTURO PER L’ OSPEDALE SE L’ A.S.L. RIDUCE IN SOFFERENZA ANCHE LE ECCELLENZE CHE CI SONO ?

Lo stato di agitazione sull’ospedale di Eboli , proclamato congiuntamente dai sindacati FP CGIL e FIALS , è la rappresentazione plastica del malessere lavorativo degli operatori sanitari del nostro ospedale che fa seguito al mancato rispetto degli impegni assunti dalla direzione del DEA in merito alla assunzione di nuovo personale a partire da quei reparti che sono le eccellenze del nostro nosocomio come cardiologia , da dove parte il.grido di allarme, che offre un servizio prezioso ed indispensabile per una area vasta che va ben oltre i confini della città e della stessa piana del Sele.

 

La preoccupazione sollevata dai due Sindacati riapre una questione alla quale colpevolmente i vertici Regionali e quelli dell’A.S.L. Salerno evitano di rispondere : ” “quale futuro per l’ospedale di Eboli dopo la scelta scellerata , tutta politica e che di tecnico non c’ha assolutamente nulla , di non realizzare l’ Ospedale Unico della Piana del Sele , nonostante le riunioni e gli accordi con i Sindaci di Eboli e Battipaglia?

 

Se non si mettono gli operatori nelle condizioni di potere offrire un servizio di qualità , senza stress lavorativo come si fa a raccontare alla cittadinanza che non c’è un disegno politico ben preciso ( tradotto in modo esplicito nell’atto aziendale) finalizzato a chiudere l’Ospedale di Eboli ( come del resto esplicitato nel mai smentito programma di rigenerazione di edilizia sanitaria licenziato lo scorso 8/Dicembre/2023 dalla Giunta Regionale della Campania e accuratamente non presentato alle Amministrazioni Locali interessate, con le quali, in contemporanea si intrattenevano vuoti tavoli di discussione!)?

 

Per altro in presenza di processo di contrazione della offerta ospedaliera per acuti , nonostante gli stessi atti parlino di un deficit in tutta la provincia di 344 posti letto.

 

La domanda diventa, necessariamente, la seguente: la sofferenza del DEA Eboli/Battipaglia anche nelle sue eccellenze a chi torna utile?

 

C’è un privato onnivoro che si pone in modo sempre più aggressivo a fronte di un pubblico che per le sue carenze di organico si presenta sempre più lento , non tempestivo nelle risposte alla domanda sanitaria del territorio.

 

Del resto le stesse politiche sanitarie nazionali vanno, in modo sempre più evidente in questa direzione con i tagli ai fondi per la sanità.

Non ci sono soldi per la salute, ma si trovano i soldi per le armi !

Il massimo della contraddizione!

 

C’è un ulteriore quesito a cui si continua a non dare risposte da parte dei vertici politici e aziendali: ma quando sarà pronto la mega struttura ospedaliera di Salerno/Arechi con oltre 700 posti letto come si fa a reggere un altro ospedale a meno di 10 Km? Ancora di più se gli ospedali sono 2 a meno di 7 Km l’uno dall’altro!

 

Domande senza risposte. Cosa a cui siamo abituati purtroppo!

 

Per questo c’è la necessità di un intervento forte ed autorevole da parte del Sindaco di Eboli , massima autorità sanitaria sul territorio.

 

C’è bisogno che il Consiglio Comunale cittadino, troppo spesso silente e assorto in vicende altre molto.piu ” terrene” , faccia sentire la propria voce e si ponga a capo di uno stato di agitazione che interessi la intera comunità.

 

Stiamo parlando di salute!

Le compatibilità politiche dovrebbero essere messe da parte.

 

Se vogliamo provare a dare un senso all’ospedale di Eboli, nonostante le scellerate scelte politiche compiute su di esso , che avrebbero chiesto ben altra risposta da parte delle forze politiche ed istituzionali cittadine, dobbiamo salvaguardare almeno le eccellenze che ci sono: Cardiologia, Nefrologia, Pneumologia ecc. che sono punto di riferimento per l’intera provincia di Salerno vanno potenziate e messe in condizioni di operare a pieno regime, implementando la dotazione di personale e tecnologie, se non vogliamo rassegnarci ad una massiva migrazione sanitaria ed ad ci , ormai, che il Sindaco convochi in via di urgenza una seduta aperta del Consiglio Comunale ponendo all’ordine del giorno i problemi che hanno spinto alla dichiarazione dello stato di agitazione e le questioni più ampie del futuro dello ospedale di Eboli e che chiami alla mobilitazione l’intera città e tutte le realtà che gravitano sul nostro ospedale.