L’ultimo giorno dell’anno porta con sé alcune, purtroppo tristi, riflessioni sulla gestione politica indegna e ripugnante della nostra città.
Ieri per motivi personali e lavorativi non ho potuto prender parte al consiglio comunale, riconvocato in seguito all’accadimento di fatti già noti. Un consiglio comunale di dubbia efficacia, poiché utile unicamente a ribadire, infatti, quanto sia irrilevante la nostra posizione nel panorama società partecipate dagli enti locali,
nonché a permettere per l’ennesima volta ad un gruppo di maggioranza, di manifestare forte dissenso nei confronti dell’amministrazione.
Nulla di nuovo anche nel comunicato fotocopia fatto uscire nella serata di ieri e parte di un copione che si ripete ormai da tempo. Un comunicato già letto e riletto in cui si chiedono le dimissioni degli assessori Sgritta e Cennamo, che, così come avvenuto l’ultima volta, senza dubbio non vedremo. Ciò che preoccupa e recepisce le energie del nostro Sindaco è, difatti, nota: l’elezione prossima alle elezioni regionali di Federico Conte.
Non c’è giorno in cui non evidenzi i connotati fallimentari dell’azione amministrativa di questa giunta, capace di condurre disastrosamente le uniche e pochissime pratiche prese in carico ed incapace al tempo stesso di intervenire, come promesso in campagna elettorale, lì dove invece sarebbe stato necessario.
Seppur demoralizzato dal resoconto osceno che ogni 31 dicembre, ormai da tre anni, noi ebolitani siamo costretti a dover accettare, ci tengo ad augure buon anno a chi mi è stato vicino, a tutte le persone che ogni giorno mi supportano e mi affiancano nel lavoro da consigliere e da rappresentante del partito e che mi permettono sempre di affrontare l’impegno politico con positività e prospettiva per il futuro.
L’augurio migliore che sento di poter rivolgere ai miei cittadini è quello di essere amministrati da persone competenti, in grado di ascoltare i cittadini e accogliere le loro istanze, che abbiano a cuore, a differenza di questo sindaco e di questa giunta, unicamente gli interessi di Eboli.
*Giuseppe Norma*
