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Eboli: impianto di cremazione, lettera aperta del coordinatore Erasmo Venosi del MoVimento 5 Stelle al sindaco di Eboli

today24 Marzo 2025 209

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Al Sindaco del Comune di Eboli

Preg.mo Avv. Mario Conte

Oggetto : impianto di cremazione

Abbiamo letto la delibera n 61 del 18 us , concernente il parere favorevole della Giunta “ ALL’AVVIO DELLA PROCEDURA DI PROJECT FINANCING A INIZIATIVA PRIVATA PER LA PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DI UN IMPIANTO CREMATORIO NEL COMUNE DI EBOLI “. L’attività di realizzazione di impianti crematori come noto è normata dal DPR 285 del 1990 e dalla legge n. 130 del 30 marzo 2001. L’articolo 78 del decreto del Presidente della Repubblica n. 285 del 1990 prevede che , i crematori debbano essere costruiti entro i recinti dei cimiteri e che siano soggetti alla vigilanza del sindaco del comune in cui si trovano, mentre l’articolo 6 della legge 30 marzo 2001 n. 130 prevede invece che le regioni elaborino dei piani regionali, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, per la realizzazione dei crematori da parte dei comuni, tenendo conto della popolazione residente, dell’indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini di ciascun territorio comunale.

L’articolo 8 della legge 30 marzo 2001 n. 130 prevede che, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, con decreto del Ministro della salute siano definite « le norme tecniche per la realizzazione dei crematori, relativamente ai limiti di emissione, agli impianti e agli ambienti tecnologici, nonché ai materiali per la costruzione delle bare per la cremazione.

Il decreto di cui al citato articolo 8 della legge n. 130 del 2001 non risulta essere stato mai emanato.

Le emissioni dagli impianti di cremazione possono includere macroinquinanti quali polveri, ossidi di carbonio, azoto e zolfo e metalli pesanti tra cui il mercurio.

La Regione Campania ha approvato in data 23 aprile 2024 il Piano regionale di coordinamento per il rilascio delle autorizzazioni regionali alla realizzazione dei crematori da parte dei Comuni. In totale sono previsti 11 crematori, compresi quelli già esistenti e funzionanti. T

Tre impianti crematori sono previsti nella provincia di Salerno : due sono già esistenti a Cava dei Tirreni e Pontecagnano e il terzo è in costruzione a Bellizzi.

Esistono atti derogatori in grado di prescindere dalla pianificazione regionale dedicata a questo ambito?

Ambientalmente la situazione attuale nel territorio ebolitano e contiguo , si può solo congetturare tenendo comunque conto degli impatti pregressi e prospettici derivanti dalla cantierizzazione e uso del TBM da parte del consorzio che costruirà la linea alta velocità.

La temperatura di un forno crematorio raggiunge gli 800-1000°C. L’incenerimento della salma, genera diverse sostanze tossiche, oltre a quelle già citate si generano diossine e furani e IPA ( idrocarburi policiclici aromatici) composti organici volatili (COV), composti inorganici del cloro e del fluoro (HCl, HF), metalli pesanti. Inoltre, sono emessi mercurio (dall’amalgama nelle otturazioni dentarie.

L’emissione di diossine-furani, data la loro grande tossicità, riveste particolare importanza. L’EPA stima che un forno crematorio che cremi in media 100 salme l’anno, emetta quasi un chilo di mercurio .

La cremazione annuale di migliaia di salme potrebbe causare emissioni di decine di chilogrammi di mercurio. L’esposizione al mercurio ed alle diossine, anche a dosi estremamente basse, è responsabile di danni al sistema nervoso in via di sviluppo . Col trascorrere del tempo, la concentrazione di inquinanti nel terreno potrebbe aumentare, contaminando perpetuamente il suolo e le falde sottostanti impattando negativamente sugli ecosistemi e sulle colture agricole.

24 marzo 2025 Per il Gruppo Territoriale 5 Stelle

Dott. Erasmo Venosi

 

 

delibera   👇🏻

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Scritto da: Marco Naponiello

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