Articolo pubblicato nell’edizione odierna de “Le cronache del salernitano” a firma di Giuseppe Sanfilippo.
Eboli. Il sistema di raccolta rifiuti porta a porta non funziona questo è il tormentone che negli ultimi tempi è entrato prepotentemente nei dibattiti degli ebolitani. La raccolta differenziata così come è configurata non raccoglie il gradimento della cittadinanza. Per l’amministrazione sembra una ferita aperta e per i cittadini è un problema quotidiano. Sul piede di guerra sono i residenti del centro storico che quotidianamente vedono le loro strade e le piazze invase da sacchetti di spazzatura, discariche a cielo aperto che non fanno altro che confermare come il sistema attualmente programmato non soddisfi le esigenze di una città che vuole invece rilanciarsi in programmi turistici di ampio raggio . “Non è più sopportabile avere rifiuti abbandonati. La tari è aumentata ma il servizio non sembra affatto migliorato. Nell’ottica di una migliore attenzione, da un punto di vista pratico e negli interessi della cittadinanza, visto che le attuali regole creano notevoli disagi, ci auspichiamo una conclusione dell’attuale servizio per un attuazione di proposte alternative e migliorative – reclamano i cittadini del centro storico”. In molti casi, però, ad essere carente non è sempre il servizio quanto il senso civico di alcune persone, in questo stato di cose l’assessorato alla sicurezza in collaborazione con l’ufficio anagrafe ha stabilito un programma di censimento della popolazione del centro antico finalizzata ai controlli sugli affitti in nero per promuovere una verifica caso per caso degli immobili, dei loro proprietari, dei titoli e dei conduttori, un controllo che secondo i consiglieri Antonio Alfano e Alessia Palma è divenuto indispensabile per porre un freno alle note problematiche di vivibilità, che spaziano dal conferimento irregolare dei rifiuti, alla sicurezza, all’abbandono delle deiezioni canine: “è solo il primo passo di una rinnovata attenzione alle nostre radici che, come Città del Sele, abbiamo posto al centro della nostra azione sin dal primo giorno del nostro insediamento e che ora si mostra in modo più concreto”. Nella nota di Antonio Alfano si sottolineano come con gli interventi di rigenerazione del tessuto edilizio che spaziano dalla Casa della Cultura, alla ristrutturazione del Complesso di Sant’ Antonio, al degrado degli edifici abbandonati in Via Barbacani, Via Castello, Via La Francesca e conseguente riqualificazione degli spazi pubblici, la valorizzazione delle aste torrentizie del Tufara e del Tiranna, siano provvedimenti che vanno sulla strada di rigenerazione del tessuto urbano del centro antico. “Siamo fiduciosi, inoltre, che anche il piano della sosta riservata ai residenti e la zona a traffico limitato su Corso Garibaldi, Piazza Porta Dogana e Via Roma, possano a breve diventare realtà. È un punto nodale del programma di mandato del Sindaco Conte sul quale ci siamo spesi con i nostri Assessori della Città del Sele, che ora va portato fino in fondo senza tentennamenti – afferma Alfano che inoltre ribadisce come i B&B, che sono nati spontaneamente nel Centro Antico negli ultimi anni, sono sicuramente un buon segno di promozione turistica che accompagnati con altri provvedimenti possono diventare un volano per l’azione di riqualificazione del centro storico”. La valorizzazione legata al recupero degli edifici storici è lo sfruttamento dei locali ad attività commerciali e ricettive , è un altro punto che, secondo i cittadini e i suoi rappresentanti politici, possono favorire una buona possibilità di investimento per un rilancio economico e turistico della città: “In tale direzione gli immobili del Comune ancora disponibili dovranno essere nuovamente offerti alle imprese, possibilmente con incentivi fiscali che ne favoriscano l’appetibilità e incoraggiano nuovi investimenti, oltre che per esercizi di ricettività, anche nella ristorazione, nel commercio, nell’artigianato tipico e nei servizi – conclude Antonio Alfano”.
GIUSEPPE SANFILIPPO