EBOLI & SANITA’: LA PRESA DI POSIZIONE DI “ITALIA VIVA”
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EBOLI & SANITA’: LA PRESA DI POSIZIONE DI “ITALIA VIVA”

Sulla Sanità il sindaco tolga l’elmetto della anacronistica protesta anni ’70 ed impugni la più consona penna della proposta argomentata. Chi ha deciso di organizzare questa protesta nata senza alcun coinvolgimento delle forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale? Chi ha scelto di ignorare la delibera del consiglio comunale e ha preferito manifestazioni e passeggiate anziché il dialogo? Ci rivolgiamo a te, Sindaco, perché crediamo in un rapporto franco e leale, dove siamo obbligati a esprimere ciò che pensiamo, e in merito a questa tematica abbiamo molto da dire, come ben sai. Dispiace e fa male a tutti gli ebolitani vedere la Città di Eboli essere rappresentata in conferenza stampa con unicamente il nostro Sindaco seduto tra gli scranni, quasi a rappresentare involontariamente l’isolamento politico nel quale si sta continuando ad affondare. Come Partito di Italia Viva crediamo invece, con ferma volontà ed anche alla luce delle ultime defezioni facilmente profetizzabili, che sia il momento di iniziare a costruire ponti piuttosto che continuare, ciechi e sordi, a combattere nemici inesistenti, peraltro ormai in solitaria. Alta specializzazione, polo cardiologico con emodinamica e l’eccellenza nefrologia, centro di ricerca oncologico, ospedale pediatrico: ragioniamo con i Sindaci della Valle del Sele ed il Governatore De Luca di un indirizzo concreto da dare al nostro Ospedale, che risponda alle esigenze di un bacino più ampio perfino della Valle del Sele stessa; con il nostro Capogruppo in Consiglio Regionale on.Tommaso Pellegrino siamo a disposizione della Città e dell’intero comprensorio. Non perdiamo ulteriore tempo, stiamo sprecando l’occasione di dialogo che potrebbe essere l’occasione per avviare una prospettiva seria, concreta e soprattutto utile per i Cittadiini ebolitani; chi troppo vuole rischia di restare senza alcun presidio Sanitario. La Sanità è un diritto che va garantito quotidianamente fin da subito, con medici e personale, non solo in un futuro lontano, in attesa di futuribili ospedali.”