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EBOLI: “SCUSATE SE I NOSTRI FAMILIARI SONO AMMALATI DI SLA”. LA RABBIA E LO SDEGNO DEL COORDINAMENTO CITTADINO DEI CAREGIVER

today7 Febbraio 2025

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“SCUSATE SE I NOSTRI FAMILIARI SONO AMMALATI DI SLA.”

I familiari caregiver che assistono i propri congiunti affetti da gravissime patologie scrivano al Ministro per la Disabilità e all’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Lucia Fortino.
Una protesta forte e diretta al punto centrale delle criticità assistenziali.
I familiari scrivono:
“”Combattiamo quotidianamente la nostra battaglia per assistere i nostri familiari colpiti da gravissime patologie, percorrendo una giungla normativa elaborata sul pianeta Marte, oltre a combattere contro l’ottusità e l’insensibilità di chi dovrebbe impiegare umanità, e non fredda burocrazia, nel trattare questo delicato settore.
In quest’ultimo periodo appare sempre più evidente uno scontro ad alti livelli e coloro che risultano affetti da gravissime patologie diventano vittime inconsapevoli di una guerriglia istituzionale/politica tra Roma e la Campania.
Tutto questo duellare, sul territorio conduce ad una assurda “battaglia” tra chi vanta di essere più ammalato di un altro.
Non vorremmo che i soggetti affetti da patologie gravissime, in questo perverso gioco, divenissero vittime inconsapevoli di una politica insensibile. Politica più attenta ai numeri e ai compromessi e non alle reali problematiche riguardanti le malattie gravissime che hanno colpito cittadini di questo territorio.
Apprendiamo che la Regione Campania, nello specifico l’Assessorato alle Politiche Sociali, avrebbe destinato risorse al nostro Ambito Territoriale molto inferiori al fabbisogno reale.
Somme inferiori all’anno 2024 a fronte, contrariamente, ad un aumento del numero dei soggetti destinatari dell’Assegno di Cura per l’assistenza domiciliare.
Non si comprende la ratio di tutto ciò, non essendoci una graduatoria da rispettare ma un elenco di soggetti destinatari di assistenza il cui importo comunque non copre, se non in parte, l’impegno verso l’assistito.
Oggi l’Assegno di Cura (in passato solo per i soggetti affetti da SLA) forse per un calcolo di allargamento del bacino elettorale, è stato esteso a tutte le patologie accertate dall’U.V.I. (Unità di Valutazione Integrata dell’A.S.L. territoriale). Ed ecco il corto circuito.
Successivamente, come se non bastasse, il legislatore regionale, dalla graduatoria è passato all’elenco dei soggetti aventi diritto. Poi all’ISEE e alle soglie di reddito Socio Sanitario.
Per cui si è generata una corsa a dimostrare chi è più ammalato di un altro per accedere al beneficio.
Tutto questo diventa assurdo, se non cinicamente spietato, in quanto solo chi vive sulla propria pelle il disagio di un familiare affetto da patologie gravissime può comprendere l’immane tragedia abbattutasi sul proprio nucleo familiare.
Per cui invitiamo le Autorità preposte a valutare al meglio laddove apportare riduzioni e/o tagli.
Tutte queste disquisizioni normative e legislative sulle somme da destinare alla disabilità non sono state certamente applicate per le spese sugli armamenti da destinare all’assurda situazione in Ucraina (per altro Paese non NATO).
Si chiede più attenzione in quanto le malattie gravissime non aspettano i tempi biblici della Vostra burocrazia.

Scritto da: Marco Naponiello

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