Articolo pubblicato nell’edizione odierna de “Le cronache” del salernitano a firma di Giuseppe Sanfilippo.
I tratti stradali del centro urbano di Eboli sono diventati circuiti per corse di auto e moto che si sfidano a velocità sostenute, e quanto denunciano i residenti del centro cittadino e di alcune zone periferiche del paese, una condotta che nuoce alla vivibilità e alla sicurezza degli ebolitani. La protesta si è allargata sui gruppi social di Facebook che come cassa di risonanza diventa strumento per sottolineare il problema e metterlo in evidenza affinché gli organi preposti rispondono adeguatamente a queste preoccupanti situazioni. Un rombare di motori che generano rumori molesti da alimentare inoltre l’inquietudine della gente che abita sul viale principale, conseguenziale elemento di turbamento per i residenti. Gli abitanti del centro alzano la loro voce contro chi crede che le strade cittadine siano diventati autodromi automobilistici al pari dei circuiti di formula 1. “ E’ una situazione di grave pericolo quella a cui assistiamo ogni giorno. Questi spericolati conducenti non si rendono conto dei danni che possono provocare – dice Gerardo mentre notiamo lungo il Viale Amendola una moto che impenna spericolatamente – ci vuole un controllo più appropriato delle forze dell’ordine – dicono altri concittadini avvicinandosi a noi – l’installazione di dissuasori potrebbe essere una soluzione, serve sicuramente un miglioramento della segnaletica verticale e orizzontale, ma per prima cosa ci vogliono controlli più ferrati – ci dicono”. Il problema sicurezza dunque continua a tenere banco soprattutto attraverso richieste di potenziamento di vigilanza vigorosa da parte delle forze dell’ordine. Uno scenario con criticità reali che rappresenta un vero problema, da scatenare rabbia, indignazione e critiche, neppure troppo velate: “Auto e moto che inopinatamente sfrecciano a velocità esagerate, anche di notte. Si parla di dissuasori o altro, intanto, non si può iniziare con qualche pattuglia in strada? – sono le domande che vengono poste”. C’è invece chi rileva episodi di sosta selvaggia lungo il corso che determinano piccole code e pericoli per il traffico, “l’indifferenza regna sovrana, nessuno fa niente – dicono, mentre ci fanno notare come pure i marciapiedi sono insicuri perché attraversati da moto Elettriche e biciclette di ogni tipo”. Per alcuni l’educazione del pubblico attraverso una campagna di sensibilizzazione potrebbe svolgere un ruolo importante nello stimolare comportamenti giusti sulla strada, per cui può essere un progetto da prospettare alla città a breve termine, ma per molti pare indispensabile un piano per la sicurezza urbana da predisporre urgentemente, e rispondere alle esigenze di tranquillità e serenità di pedoni e automobilisti.
GIUSEPPE SANFILIPPO