EFFICIENZA ENERGETICA EDIFICI E POLITICHE FISCALI : CONFRONTO DA APRIRE CON LE PARTI SOCIALI
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EFFICIENZA ENERGETICA EDIFICI E POLITICHE FISCALI : CONFRONTO DA APRIRE CON LE PARTI SOCIALI

Tratto da POLITICAdeMENTE

ROMA / SALERNO – Federcepicostruzioni lancia la sfida per un nuovo confronto politico-istituzionale sulle questioni cruciali, come l’efficienza energetica degli edifici e l’evoluzione delle politiche fiscali, centrali nell’attuale panorama economico nazionale e per il rilancio del comparto.

“La più rilevante questione in gioco per il comparto ma anche per l’economia tutta del sistema Paese – commenta il presidente nazionale di FedercepicostruzioniAntonio Lombardi – riguarda l’adattamento in termini di efficienza energetica degli edifici, sia residenziali che non residenziali, come previsto dalla nuova Direttiva europea. Federcepicostruzioni riconosce l’importanza di ridisegnare tutto il sistema degli incentivi fiscali in edilizia, che dovranno essere attentamente valutati per garantire una transizione armoniosa verso nuovi obiettivi europei e nazionali”.

“In un contesto di bilancio italiano particolarmente complesso è fondamentale ripensare gli incentivi fiscali al fine di stimolare l’efficienza energetica degli edifici e la messa in sicurezza antisismica. Dobbiamo considerare attentamente nuove strategie che siano sostenibili ed efficaci nel medio e lungo periodo“, afferma ancora il presidente Antonio Lombardi.

Sono considerazioni che nascono anche dai preoccupanti dati che emergono dal 96th Euroconstruct Italy Report – Winter 2003, pubblicato dal CRESME qualche giorno fa, che prefigura una fase recessiva a partire dall’anno appena cominciato.

La Legge di Bilancio per il 2024, purtroppo, non ha confermato il bonus per l’acquisto di case verdi, un incentivo che aveva giocato un ruolo significativo nel promuovere l’acquisto di proprietà ad alta classe energetica. Questa decisione ha avuto (ed ha) implicazioni importanti per il settore e richiede una riflessione approfondita sulle future politiche fiscali.

Un’altra sfida rilevante riguarda il Superbonus, che ha subito un graduale e intenso declino dopo la lunga corsa iniziata nel novembre 2020. Federcepicostruzioni propone un sollecito confronto al fine di esplorare soluzioni innovative alternative, nell’ottica di un programma organico di riqualificazione e messa in sicurezza degli immobili.

“Il superamento del Superbonus, deve coincidere con un sollecito sviluppo di strategie flessibili, innovative, sostenibili e soprattutto strutturate, non più precarie, incerte e temporanee. Federcepicostruzioni è impegnata da tempo nell’identificare nuovi approcci al fine di mantenere e consolidare l’attrattività degli investimenti, pubblici e privati nel settore delle costruzioni, ma auspica un sollecito confronto che porti a soluzioni tempestive e interventi concreti“, dichiara ancora il presidente Antonio Lombardi.

L’edilizia – nell’ottica degli scenari poco confortanti delineati dal 96th Eurtoconstruct Italy Report di CRESME – deve spostare l’attenzione su argomenti cruciali come le partnership Pubblico-Private e la rigenerazione urbana come driver di trasformazione territoriale. Federcepicostruzioni si propone di guidare questa trasformazione, cercando modelli di investimento innovativi e progetti che aumentino l’attrattività del nostro paese rispetto ad altri paesi europei.

“Con la fine della stagione delle grandi risorse pubbliche – conclude il presidente Lombardi – dobbiamo concentrarci su nuovi modelli di sviluppo urbano e partnership che rafforzino la sostenibilità e la resilienza del settore delle costruzioni”.

Federcepicostruzioni è consapevole delle rilevanti sfide legate agli incentivi, specialmente considerando gli obiettivi del FIT 55 e la Direttiva EPBD (Green Home), in cui però un ruolo di assoluta centralità deve essere assunto dall’Unione europea, che non può limitarsi ad imporre obiettivi, spesso – soprattutto per il nostro paese – di non facile raggiungimento.