Non ci si aspettava da parte del gruppo politico del partito monarchico della famiglia Conte una tale caduta di stile. In politica è giusto prendersi i meriti di ciò di cui che si è responsabili ma l’opportunità politica ti porta sempre ad esagerare.
Sarà la difficoltà ad inseguire sempre e solo il consenso o le difficoltà interne, frutto di una compagine di governo che riscuote poco successo, dati i risultati scarsi percepiti finora in città, ma imporre la propria verità attraverso il racconto della propria versione dei fatti, sa più di puro campanilismo politico che d’altro.
Eppure l’amministrazione Cariello ha portato avanti tante iniziative intraprese dalle precedenti amministrazioni, ma mai ci si è arrogati il diritto di negare l’evidenza dell’iniziativa intrapresa oppure di non riconoscerne i meriti, enfatizzando comunque il lavoro rispetto al proprio operato, non sempre facile, di continuare iniziative intraprese dagli altri.
Allora per far emergere la verità tiriamo fuori le carte.
Il DPCM che finanzia il progetto, diversamente dal racconto degli uomini dell’assessore, è datato 20 gennaio 2020, molto prima di quanto emerge dal racconto della loro verità. Allora dal loro insediamento alla guida della città ad oggi o al marzo 2022, di cui loro parlano, cosa hanno fatto per accelerare l’iniziativa? Con evidenza che la convenzione avrebbe dovuto essere sottoscritta entro la fine del 2022. Probabilmente erano intenti a trovare il modo di come dover accontentare i loro fidi consiglieri che non gradivano il progetto così come era stato redatto. Bisognava solo inviare un aggiornamento del quadro economico del progetto, ma forse non avevano il tempo di dedicarsi ad una iniziativa che non fosse di loro gusto. Ci sono riusciti oltre i limiti di tempo e soprattutto sconvolgendo l’iniziativa che era tesa ad incamerare un progetto più ampio e che coinvolgeva un’area ancor più degradata.
Nel frattempo, anche S.Cecilia nelle loro mani è oramai nell’abbandono più totale, si è in 2 annipersa ogni speranza di poter farne il centro nevralgico della Piana del Sele sfruttando la posizione strategica a ridosso della SS 18.
L’idea della città pubblica, grazie anche all’importante contributo del delegatoall’urbanistica della giunta Cariello il consigliere comunale ing. Mario Domini, dove concentrare vita sociale, culturale e religiosa con la realizzazione della nuova Chiesa proprio a ridosso dell’area scolastica e dello Spartacus, è svanita nel nulla, così come nel nulla sono svanite le tante iniziative che coinvolgevano il mondo associazionistico delle periferie sempre dinamico ed intraprendente.
Ci auguriamo che portando avanti le iniziative in corso si rendano conto del potenziale ed evitino di commettere errori, valutando perbene la concentrazione in un’area non molto ampia della riqualificazione dello Spartacus, con il polo scolastico ed il nuovo asilo nido che non diventino una concentrazione di flussi in un’area poco adatta a riceverli contemporaneamente.
Si sono attribuiti meriti anche per il finanziamento della pista ciclabile sulla fascia costiera che, al contrario, è un’altra opera targata Cariello (il Sindaco Conte se ne faccia una ragione) insieme al progetto del Masterplan, fortemente voluto dal Presidente Alfieri, progetto presentato nel luglio del 2020. Un’altra opera della precedente amministrazione che sarà sicuramente realizzata in quanto la gestione della stessa non sarà di competenzadell’attuale amministrazione di Eboli, ma del Comune di Capaccio.
Filomena Rosamilia consigliera Provinciale e del comune di Eboli
