Egregio comandante,
abbiamo appreso del suo insediamento e non può farci che piacere. Dopo anni, finalmente, uno scafatese torna alla guida della polizia municipale. Lei, sicuramente, avrà una marcia in più, conoscendo il territorio che, come ben sa, è a rischio costante sul fronte della sicurezza. Un tema, quest’ultimo, a noi molto caro, verso il quale guardiamo a 360 gradi.
La scurezza, per noi, va intesa nello sguardo, più ampio, di una città vivibile. Questo, purtroppo, dal centro alla periferia, per vari motivi, non accade. Dalla pubblica illuminazione a mezzo servizio, fino ad un sistema di videosorveglianza molto carente, il campionario di problematiche è vario e, sicuramente, già di sua conoscenza. Sarà fondamentale un rapporto costante con i carabinieri, con i quali lei, già nella sua passata esperienza in Procura, ha collaborato fattivamente.
Siamo stanchi di assistere alle infrazioni di automobilisti, motociclisti e ciclisti che ignorano le leggi del Codice della Strada. Siamo stanchi di continuare a vedere episodi di sosta selvaggia. Altri nodi delicati riguardano l’abusivismo edilizio e l’abbandono dei rifiuti di ogni genere nelle periferie, nelle campagne e, purtroppo, anche nel centro della città. Questi atteggiamenti richiedono un controllo del territorio che solo la polizia municipale, in collaborazione con l’Acse, può garantire.
Ecco perché la sua nomina diventa, allora, un motivo di speranza affinché le cattive abitudini di noi scafatesi possano trasformarsi in rispetto per l’ambiente e la cittadinanza.
Crediamo di interpretare il pensiero di tanti concittadini e di tanta altra parte della società civile, nel prometterLe un sostegno fattivo per una Scafati che sappia ritornare alla legalità. Al suo buon nome.